Infrastrutture Modena. Gibertoni (M5s): progetto complanare sud impatta su bene tutelato

In una interrogazione la consigliera critica la posizione “pilatesca” della Giunta regionale sul progetto e chiede chiarezza

09/08/2017 12:50

“La Regione chiarisca se sta dalla parte del Comune di Modena, che vuole l’opera a qualunque costo e sostanzialmente così com’è, oppure dalla parte del Ministero per i beni e le attività culturali, che tutela un bene prezioso”.

È quanto chiede Giulia Gibertoni (M5s) in una interrogazione rivolta alla Giunta regionale a proposito del progetto di prolungamento della tangenziale complanare sud di Modena, il cui tracciato andrebbe a interferire con l’area di pertinenza della storica Villa Lonardi di San Donnino, un edificio in stile liberty tutelato con annesso parco soggetto a vincolo.

“Già all’epoca della costruzione della quarta corsia della A1- sostiene la consigliera- si era evidenziato come il bene tutelato di Villa Lonardi non avrebbe potuto ulteriormente essere danneggiato”. Su questa linea, nella seduta della Conferenza dei servizi del 28 gennaio 2016 – riassume Gibertoni – il rappresentante della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio del Mibact ha espresso parere negativo al progetto della cosiddetta ‘complanarina’ in quanto “l’intervento andrebbe a tagliare, con una riduzione non ammissibile nell’area tutelata, una porzione della villa nella parte sud-ovest”. Concetto poi ribadito successivamente in un’altra seduta della Conferenza dei servizi del 22 marzo 2016, nella quale il rappresentante della stessa Soprintendenza – riporta ancora la consigliera – “ha confermato il precedente parere negativo anche sulla soluzione ‘riduttiva’ presentata rispetto all’interferenza con Villa Lonardi, rilevando che il tracciato stradale permarrebbe tra l’altro nella stessa posizione del progetto valutato in precedenza”.

Gibertoni giudica dunque “pilatesca” la posizione assunta a riguardo dalla Giunta regionale che, a fronte del parere negativo pronunciato dal Mibact,  nella delibera del 9 novembre 2016 (Dgr 1841/2016) esprime tuttavia il “parere favorevole in merito all’opera in oggetto alle seguenti ulteriori condizioni: …..che siano acquisite le necessarie autorizzazioni paesaggistiche per le parti dell’opera che interferiscono con aree sottoposte a tutela”.

Da qui la richiesta dell’esponente del Movimento 5 stelle all’esecutivo regionale affinché si esprima con chiarezza nei confronti dei cittadini dal momento che – fa notare – le necessarie autorizzazioni paesaggistiche, alle quali subordina il proprio parere positivo, “non sono evidentemente presenti”. Gibertoni, inoltre, chiede alla Giunta “se non ritenga più utile caldeggiare una vera predisposizione di progetti alternativi, cosa che malgrado gli anni intercorsi non è stata effettuata, per evidenti motivi di aggravio di costi, piuttosto che vedersi scavalcata da provvedimenti centralistici (decreti e pareri di una commissione in cui, a dispetto del nome, le Regioni attualmente non hanno rappresentanza alcuna), mentre, evidentemente solo a parole, si chiede maggiore autonomia”.

(Isabella Scandaletti)

 

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