La Commissione e il Parlamento attuano nuove regole per il registro per la trasparenza

La Commissione e il Parlamento attuano nuove regole per il registro per la trasparenza

Esordisce oggi una nuova versione del registro dell'UE per la trasparenza, frutto del lavoro congiunto della Commissione e del Parlamento europeo. Questa "seconda generazione" del registro attua le disposizioni dell'Accordo interistituzionale riveduto sottoscritto ad aprile 2014 dal Parlamento europeo e dalla Commissione.

Il nuovo sistema cambia le modalità di dichiarazione delle risorse umane che svolgono attività di lobbismo; richiede informazioni supplementari sulla partecipazione a comitati, forum, intergruppi e strutture analoghe in seno all'UE e sui fascicoli legislativi attualmente seguiti; ed estende a tutte le entità registrate l'obbligo di dichiarare i costi stimati relativi a tali attività.

Altre novità sono: una procedura semplificata di "allerta e denuncia" che consente di esercitare un controllo più rigoroso sulle informazioni potenzialmente fuorvianti e di trattarle in modo più efficiente; e nuovi incentivi per incrementare l'efficacia della registrazione, come l'obbligo di registrarsi per chi desidera incontrare membri della Commissione, membri di gabinetto e direttori generali e per tutte le organizzazioni che intendono prendere la parola nelle audizioni del Parlamento europeo.

Un nuovo sito più intuitivo migliora l'interfaccia pubblica e contiene un processo di registrazione più lineare, con istruzioni passo a passo.

Contesto

Le disposizioni adottate oggi danno attuazione obbligatoria a un accordo sottoscritto ad aprile 2014. La Commissione Juncker intende presentare proposte proprie, nel 2015, per istituire un registro obbligatorio dei lobbisti che copra la Commissione, il Parlamento europeo e il Consiglio. L'elaborazione di questa proposta è sotto la responsabilità del primo vicepresidente Timmermans.

Il 25 novembre 2014 la Commissione Juncker ha già dato un impulso alla trasparenza con l'adozione di due decisioni sull'obbligo di pubblicare informazioni sulle riunioni di membri della Commissione, membri dei loro gabinetti e direttori generali con organizzazioni e liberi professionisti. Il presidente Juncker ha anche chiarito che tali riunioni in via di principio dovrebbero essere aperte esclusivamente alle organizzazioni e ai professionisti iscritti nel registro per la trasparenza. La Commissione è impegnata a migliorare la trasparenza mantenendo al contempo un dialogo aperto e regolare con i portatori di interesse.

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