Giornata europea per le vittime di reato: la Commissione interviene per migliorare concretamente i loro diritti

Giornata europea per le vittime di reato: la Commissione interviene per migliorare concretamente i loro diritti

In vista della Giornata europea per le vittime di reato (22 febbraio), la Commissione europea interviene per assicurare che esse possano far valere nella pratica i loro diritti sanciti dalla legislazione dell’UE. Le nuove e importanti norme sui diritti minimi delle vittime nell’UE (direttiva 2012/29/UE) sono state adottate il 25 ottobre 2012. Garantiscono una serie di diritti minimi per le vittime, ovunque si trovino nell’UE, compreso un adeguato livello di sostegno, informazione e protezione (IP/12/1066). Gli Stati membri dell’UE hanno tempo fino al 16 novembre 2015 per attuare le disposizioni europee nella loro legislazione nazionale, e la Commissione ha pubblicato oggi alcuni orientamenti per aiutarli in questo processo. Gli orientamenti sono stati preparati dalla DG Giustizia della Commissione europea in collaborazione con le organizzazioni di sostegno alle vittime e le autorità nazionali. Il documento chiarisce le disposizioni della direttiva sui diritti delle vittime, contribuendo alla sua concreta attuazione in tutta l’UE.

“La direttiva sui diritti delle vittime è un nuovo e importante elemento del diritto europeo, del quale la nostra Unione può essere molto fiera” ha dichiarato la vicepresidente e commissaria UE per la Giustizia Viviane Reding. “Con 75 milioni di persone che ogni anno sono vittime di reato in tutta l’Unione europea, i diritti rafforzati che abbiamo concordato attraverso la normativa dell’UE garantiranno che ognuno possa contare su un migliore livello di protezione, informazione e sostegno. La vittima non deve essere dimenticata e ha diritto ad un trattamento equo. È doveroso nei confronti di chiunque subisca un reato”.

In occasione della Giornata europea per le vittime di reato, la vicepresidente Viviane Reding ha inoltre inviato una lettera ai ministri nazionali insistendo sull’importanza di un tempestivo recepimento delle norme europee: “La direttiva europea sui diritti delle vittime non deve restare lettera morta: la misura, concordata a livello dell’UE, deve essere recepita nelle legislazioni nazionali entro il 16 novembre 2015 per essere operativa e pienamente accessibile”, ha dichiarato la vicepresidente.

Gli orientamenti pubblicati oggi – e di cui la vicepresidente Reding ha informato i ministri nazionali nella sua lettera – includono alcuni chiarimenti su cosa implicano nella pratica i vari diritti sanciti dalla direttiva. Ad esempio, il diritto all’informazione prevede che le vittime siano informate sui loro diritti dal primo contatto con la polizia o la magistratura. Gli Stati membri dovrebbero pertanto garantire che polizia, procuratori, magistrati e servizi sociali e di sostegno operino in stretta collaborazione per fornire alle vittime informazioni aggiornate, ad esempio mediante l’impiego di sistemi elettronici.

La Commissione terrà inoltre un seminario di esperti a Bruxelles il 28 marzo 2014 per assistere ulteriormente i paesi dell’UE nella puntuale e corretta attuazione della direttiva 2012/29/UE.

Le norme minime in favore delle vittime sono parte integrante dell’obiettivo generale dell’UE di costruire uno spazio europeo di giustizia che consenta ai cittadini, ovunque essi si trovino, di poter contare su una serie di diritti fondamentali e di avere fiducia nel sistema giudiziario. Per contribuire a proteggere le vittime di atti di violenza da ulteriori danni da parte dei loro aggressori, è stato adottato nel giugno 2013 il regolamento sul riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile (IP/13/510).

Esempio di come la direttiva contribuirà a migliorare la situazione delle vittime di reato

Mentre è in vacanza in un altro paese dell’UE, Valérie viene aggredita violentemente e rapinata. Alla stazione di polizia viene informata sui suoi diritti nella sua lingua e le viene messo a disposizione un interprete affinché possa rilasciare una dichiarazione nella sua lingua materna. La polizia le consegna un avviso di ricevimento scritto e tradotto della denuncia e la informa sui passi successivi. Infine, viene indirizzata a un servizio specializzato di assistenza alle vittime. Una volta tornata in patria, le autorità dello Stato membro in cui è stata aggredita la aggiornano su tutte le fasi del procedimento penale. A seguito della sua testimonianza, l’aggressore viene condannato. A partire dalla fine del 2015 queste misure di salvaguardia si applicheranno in tutta l’UE.

Contesto

La Commissione ha presentato la direttiva UE sulle norme minime per le vittime nel maggio 2011 (IP/11/585 e MEMO/11/310). La direttiva è stata adottata il 4 ottobre 2012 dal Consiglio dell’UE (IP/12/1066) dopo essere stata votata dal Parlamento europeo in seduta plenaria (MEMO/12/659). Precedentemente, il Parlamento europeo e il Consiglio dei ministri avevano raggiunto un accordo nel giugno 2012 a seguito di intensi negoziati mediati dalla Commissione europea.

La direttiva UE sulle norme minime per le vittime garantirà che in tutta l’UE:

  • le vittime siano trattate in modo rispettoso, e polizia, procuratori e magistrati ricevano la necessaria formazione per potersene occupare;
  • le vittime siano informate dei loro diritti e delle cause che li riguardano in un modo a loro comprensibile;
  • sia garantito in ciascuno Stato membro il sostegno alle vittime;
  • le vittime possano prendere parte al procedimento, se lo desiderano, e siano aiutate ad assistere al processo;
  • le vittime vulnerabili come minori, vittime di stupro o persone disabili, siano identificate e adeguatamente tutelate;
  • le vittime siano protette durante la fase delle indagini e quella del procedimento penale.

Per ulteriori informazioni

Orientamenti per gli Stati membri sulla direttiva sui diritti delle vittime http://ec.europa.eu/justice/criminal/files/victims/guidance_victims_rights_directive_en.pdf

Commissione europea – diritti delle vittime: http://ec.europa.eu/justice/criminal/victims/index_en.htm

Europa Newsroom