Agricoltura. Ok dalla commissione Scuola al programma per l’orientamento ai consumi alimentari

Licenziato, in sede consultiva, il documento che traccia gli indirizzi di intervento per il triennio 2017-2019

11/05/2017 14:53

La commissione scuola, cultura, formazione, lavoro e sport, presieduta da Giuseppe Paruolo, ha espresso, in sede consultiva, parere favorevole sul nuovo Programma regionale per l’orientamento ai consumi e l’educazione alimentare relativo al triennio 2017-2019 (favorevoli Pd, astenuti M5s e Ln).

Obiettivo del programma triennale, promosso dall’assessorato all’Agricoltura, è quello di “promuovere un consumo alimentare consapevole a partire dalla conoscenza della produzione agroalimentare del territorio e del mondo rurale”. Fra le azioni già collaudate negli anni scorsi e che verranno riproposte spicca l’iniziativa delle “Fattorie didattiche” per le scuole e delle “Fattorie aperte” per avvicinare il vasto pubblico alla produzione e conoscenza dei prodotti agricoli di qualità. Per la redazione del nuovo programma è stato utilizzato anche un percorso partecipato attraverso la piattaforma regionale on line “Io partecipo +” dal quale sono giunti numerosi suggerimenti. Fra i temi emersi dalla consultazione, la richiesta di un maggiore utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione per promuovere maggiormente stili di vita sani e un corretta alimentazione, soprattutto fra i giovani, ma anche per contrastare il fenomeno dello spreco alimentare. L’assessorato si è avvalso anche dei contributi pervenuti grazie ad un questionario somministrato a esperti e operatori.

Il nuovo Programma ha come filo conduttore la qualità – ha osservato Francesca Marchetti (Pd). La crescente partecipazione registrata dalle iniziative messe in campo in questi anni è un valore. Ecco perché è importante continuare a valorizzare questi percorsi che consentono la conoscenza del mondo rurale e dell’origine dei cibi e la stagionalità dei prodotti.

Gianluca Sassi (M5s) ha posto l’accento sull’importanza di una adeguata comunicazione: “non è solo questione di marketing del prodotto locale ma di corretta e sana alimentazione”. Il consigliere quindi ha chiesto se ci sia un progetto specifico per il web e i canali social con uno staff scientifico di esperti per divulgare correttamente i temi in questione e ha anche chiesto quale supporto si possa dare agli enti locali in tale direzione.

Il presidente Paruolo ha sollevato il problema, da tempo segnalato dagli addetti ai lavori, di un proliferare di richieste di diete differenti nella ristorazione pubblica, che sta mettendo in crisi chi redige i menù. Un fenomeno su cui una corretta informazione forse potrebbe essere utile per fornire risposte adeguate.

(Isabella Scandaletti)

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