Erboristi. Approvata in commissione risoluzione per salvaguardarne la figura professionale

Lo chiedono due risoluzioni a firma Pd e M5s: l’invito alla Giunta è quello a intervenire in sede di Conferenza Stato-Regioni per rimediare al vuoto normativo sulla figura professionale dell’erborista

14/02/2018 16:53

Tutelare la figura dell’erborista e i percorsi di studio in erboristeria. Lo chiede una risoluzione presentata in commissione Politiche economiche dal Partito Democratico e approvata da tutte le forze politiche presenti (Movimento 5 Stelle, Sinistra Italiana, Lega Nord e Gruppo Misto-Mdp). L’invito rivolto alla Giunta è quello a intervenire in sede di Conferenza Stato-Regioni per rimediare al vuoto normativo creato dall’abrogazione della Legge 99 del 1931 che regola la figura professionale dell’erborista.

Il caso è emerso dopo che a dicembre il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto legislativo che incide sulla disciplina della coltivazione, raccolta e prima trasformazione delle piante officinali, nell’intento di aprire il settore anche agli agricoltori. Il problema si presenta dal momento che il provvedimento va a eliminare l’unica legge che regola la professione dell’erborista, rendendo inutile il percorso universitario oggi richiesto per l’iscrizione al registro nazionale. “La conseguenza non sarebbe solo quella, già grave, di rendere vani i sacrifici economici e personali affrontati dai laureati e dagli studenti frequentanti- si legge nella risoluzione- ma anche quella di dequalificare il settore, consentendo l’accesso alla professione a soggetti assolutamente privi di competenza specifica”.

Sulla stessa linea anche il Movimento 5 Stelle, che ha presentato a sua volta una risoluzione (approvata da tutte le forze politiche) per salvaguardare la figura dell’erborista, per tutelare le imprese del settore e per evitare di far perdere valore ai titoli di studio conseguiti dagli erboristi. Il provvedimento governativo – sottolineano i pentastellati – se non riformulato  “metterà a rischio un settore che conta oltre 50 imprese solo sul territorio modenese” e “renderà carta straccia la laurea in Erboristeria, attualmente frequentata da migliaia di studenti in tutta Italia, che potrebbero essere messi ‘fuori corso’ per legge”.

(Giulia Paltrinieri)

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