Bigdata community: la regione Emilia-Romagna all’avanguardia

Le università, i centri di ricerca, gli enti pubblici di ricerca, il Cineca, il Rizzoli, che con Cnr e università sono la frontiera più avanzata dell’innovazione, e la rete Alta Tecnologia emiliano-romagnola, insieme alle molte imprese che operano come fornitori dei laboratori più avanzati, costituiscono una grande infrastruttura da valorizzare e potenziare. E Bigdata e supercalcolo sono indispensabili. Nel prossimo futuro infatti vi sarà la necessità di avere a disposizione una grande capacità di calcolo in termini di prestazioni e di memoria disponibile. Da tempo la Regione Emilia-Romagna sta investendo nel campo della ricerca, sulle strutture ma anche sulla formazione e, soprattutto, sulle politiche di contesto che possono sostenere tale ambizioso obiettivo.

Tale progettualità della nostra regione è in linea con il programma europeo per la ricerca Horizon 2020 e punta anche a far diventare l’Emilia-Romagna un polo di attrazione per nuovi investimenti in ricerca, anche da parte delle imprese. Il programma europeo Horizon 2020, che ha un budget di quasi 80 miliardi di euro dal 2014 al 2020, ha come primo pilastro l’obiettivo generale di “Eccellenza scientifica”, cioè elevare il livello di eccellenza della base scientifica europea e garantire una produzione costante di ricerca a livello mondiale per assicurare la competitività dell'Europa a lungo termine. Eccellenza scientifica si articola in quattro programmi, tra cui“Infrastrutture di Ricerca” che intende garantire che l'Europa disponga di infrastrutture di ricerca di livello mondiale accessibili a tutti i ricercatori in Europa e in altri paesi. E’ quindi con una regia regionale forte e chiara, che sappia coniugare diverse fonti di finanziamento - soprattutto di fonte europea -  che si può dare a questa regione l’opportunità di diventare un vero punto di riferimento per la ricerca in Europa.

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