A capo coperto. Storie di donne e di veli

07.12.2016

Copertina"A capo coperto. Storie di donne e di veli", di Maria Giuseppina Muzzarelli. Editore: Il Mulino. Collana: Intersezioni. Anno edizione: 2016 Pagine: 214 p. , ill.

Di cosa parla:
Parliamo di donne velate e subito pensiamo allo hijab o agli altri tipi di copertura del capo, o del volto, o dell’intero corpo della donna che sono in uso nel mondo islamico e che, non senza originare polemiche, molte islamiche indossano anche nei paesi occidentali. Ma la prescrizione alle donne di coprirsi il capo appartiene in pieno anche alla storia dell’Occidente. Proviamo allora a riscoprire un costume millenario, documentato dalla Bibbia e dalle statue dell’antica Grecia, dai Padri della Chiesa, dalle normative medievali, da innumerevoli testimonianze artistiche e letterarie. Il capo coperto era prerogativa delle donne sposate, era la divisa delle religiose, così come ogni vedova era tenuta a portare il velo del lutto. Segno di verecondia e modestia, il velo, leggero quanto simbolicamente carico, era però anche un accessorio alla moda, il complemento fondamentale nello sfoggio di lusso ed eleganza, come ancora oggi può essere il foulard griffato.