European Youth Event 2018 - Cities4Europe: Europe for citizens

Venerdì (Giorno 1) 12:00 - 13:30

Cities4Europe - Europe for citizens

Workshop organizzato da EUROCITIES in collaborazione con il Comune di Strasburgo

 

In un momento in cui la politica fatica a mantenere la sua legittimità di fronte alla crescente disillusione, le città partecipative possono rappresentare un anello fondamentale tra cittadini e responsabili politici, nonché svolgere un ruolo fondamentale nel creare collettivamente un futuro più positivo per l’Europa.

Un delegato di Eurocities, la rete europea dei grandi Comuni, illustra la campagna “Cities4Europe” lanciata il 7 maggio 2018, di cui è coordinatore. In vista delle elezioni europee del 2019, l’obbiettivo è quello di coinvolgere maggiormente i cittadini, raccogliendo idee per costruire una società più giusta e sostenibile. I cittadini possono condividere le loro idee sul futuro dell'Europa completando la frase "La mia Europa nel 2030 ..." riportata su una serie di cartoline, che verranno poi presentate ai leader locali, nazionali ed europei il 28-30 novembre 2018 a Edimburgo, durante la conferenza annuale di Eurocities. Viene mostrato questo video introduttivo della campagna: https://www.youtube.com/watch?v=HbQlsgJLvKc&t=5s

Al momento risultano organizzate e programmate più di 200 attività in 88 città in Europa.

La parola passa al delegato del Comune di Strasburgo. La città, lo scorso aprile, è stata teatro del lancio da parte del Presidente francese Emmanuel Macron della European Citizen Consultation, un sondaggio, poi realizzato dall’Assemblea Nazionale francese, volto a raccogliere spunti e pareri dai cittadini sull’Europa in vista delle elezioni del 2019.

Per celebrare il 9 maggio, festa sempre importante a Strasburgo, il Comune ha cambiato il format: normalmente veniva invitata gente ai convegni, ma spesso si finiva per avere un pubblico composto sempre dalle medesime persone. Questa volta si è invece voluto testare una modalità nuova per raggiungere più attivamente i cittadini: una serie di interviste realizzate a bordo del tram che collega Strasburgo con Kehl, piccolo Comune in Germania appena oltre il confine. Ai passeggeri venivano poste semplici domande sul futuro dell’Europa e anche sulla mobilità.

Un’altra campagna organizzata a Strasburgo in questo ambito è la No hate speech campaign del Consiglio d’Europa, volta a promuovere i diritti umani online per contrastare l’hate speech sui social network. Sono stati coinvolti migliaia di giovani europei. A giugno verrà proposto un budget specifico per questa campagna. Il budget sarà partecipato, sul modello del progetto della capitale spagnola “Decide Madrid”, volto a produrre decisioni vincolanti per il Consiglio Comunale (il restauro di Plaza de España, ad esempio).

Dopo questa introduzione, arriva il momento per i partecipanti di condividere idee su come i governi delle città dovrebbero creare una società dove i cittadini, giovani e non, sono coinvolti attivamente. Il pubblico viene diviso in 4 gruppi, a ognuno dei quali viene affidato il compito di scrivere progetti per promuovere la partecipazione attiva dei cittadini a livello urbano, con la consegna che siano sostenibili (a livello ambientale ed economico), desiderabili (qualcosa di cui la società ha effettivamente bisogno) e trasferibili (replicabili in altre città o regioni ecc). La struttura del foglio che ci viene consegnato è quella tipica dei moduli che normalmente si compilano nel candidarsi a un bando o nel proporre un’attività.

Il gruppo a cui partecipiamo progetta un’iniziativa dal titolo “Take a walk through Europe”, in alternativa “Taste Europe”.

L’idea è quella di inserire il tema dell’Europa nei mercati europei o negli street food festival, partendo così dall’ottima base di partenza in termini di partecipazione cittadina, che questi tipi di eventi solitamente garantiscono. La città presa a modello è Bruxelles, che soffre di una pesante divisione della sua popolazione in quartieri benestanti e quartieri-ghetto. Ogni bancarella di cibo potrebbe dare maggiore visibilità al Paese che tramite musica tipica e cartelli con informazioni di base sul paese e curiosità. La formula potrebbe vedere le bancarelle limitarsi a vendere piccole pozioni di cibo, in modo da limitare i costi per i cittadini, che manterrebbero inoltre l’appetito per proseguire con assaggi dagli altri paesi europei. Dovrebbe diventare un percorso a tappe per i quartieri della città, utile appunto a spingere i cittadini a entrare in quartieri che normalmente non frequenterebbero. Un’ipotesi potrebbe essere quella di attivare per la serata una o più linee di tram gratis studiate appositamente per spostarsi fra i quartieri periferici coinvolti dal festival. Per realizzare il tutto, sarebbe utile coinvolgere nell’organizzazione le associazioni della città e il centro Europe Direct.

 

Riccardo Cucconi

Vincitore del Premio di Laurea “L’Europa che sarà” dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna