Libera circolazione: la Commissione presenta uno studio sull’integrazione dei cittadini UE in sei città

Libera circolazione: la Commissione presenta uno studio sull’integrazione dei cittadini UE in sei città

I cittadini dell’UE si trasferiscono in altri Stati dell’Unione soprattutto per lavorare e sono in media più giovani e economicamente più attivi della popolazione locale. È quanto emerge da un nuovo studio indipendente, pubblicato oggi, sull’impatto del diritto alla libera circolazione nell’UE. Lo studio punta i riflettori su sei città europee, scelte per la composizione multinazionale della loro popolazione (vedi allegati 1-2), Barcellona, Dublino, Amburgo, Lille, Praga e Torino, e mostra che in tutti e sei i casi l’arrivo di cittadini europei più giovani e in età lavorativa contribuisce positivamente all’economia locale. Nel caso di Torino, per esempio, si valuta che il gettito fiscale dei contribuenti stranieri frutti nel complesso alle casse pubbliche un netto di 1,5 miliardi di euro (vedi allegato 3). Lo studio mostra inoltre che i nuovi arrivati contribuiscono a colmare le lacune del mercato del lavoro locale, a far crescere i nuovi settori e a controbilanciare l’invecchiamento demografico. I cittadini provenienti da altri Stati membri spesso accettano lavori al di sotto delle loro qualifiche, possono essere pagati di meno e non sempre godono di pari opportunità di accesso a alloggi e istruzione.

La libera circolazione è benefica per l’Europa, per i suoi cittadini e per le sue economie. Certo comporta delle sfide per alcune città, sfide che vanno affrontate, ma sarebbe sbagliato mettere in discussione il diritto alla libera circolazione. Sono fermamente convinta che dobbiamo lavorare insieme — a livello europeo, nazionale e locale — per far sì che queste sfide si trasformino in opportunità. Gli esempi di Barcellona, Dublino, Amburgo, Lille, Praga e Torino ci dimostrano che questa trasformazione è possibile”, ha commentato Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, in occasione della Conferenza dei sindaci sulla libera circolazione tenutasi oggi (IP/14/98). “Siate certi che la Commissione continuerà a assistere gli Stati membri nel far fronte alle sfide della libera circolazione. L’incontro di oggi con i sindaci aiuterà gli enti locali di tutta Europa a prendere spunto dagli esempi più vincenti di politiche di integrazione urbana dei cittadini europei, a beneficio di tutti. Mi auguro che presto queste pratiche vincenti si estendano a tutta l’Europa.”

Lo studio pubblicato oggi trae una serie di conclusioni:

  • i cittadini dell’UE si trasferiscono essenzialmente per cogliere opportunità di lavoro e sono, in media, più giovani e economicamente più attivi della popolazione locale delle città campionate (vedi allegato 4);

  • l’afflusso, nelle città campionate, di cittadini dell’UE giovani e in età lavorativa contribuisce a arginare i problemi connessi all’invecchiamento demografico e alla contrazione della forza lavoro;

  • i nuovi arrivati contribuiscono a colmare le lacune del mercato del lavoro accettando lavori poco qualificati (Torino e Amburgo), contribuendo alla crescita dei nuovi settori (TIC a Dublino) oppure aiutando a creare nuove attività imprenditoriali (Torino e Amburgo).

Lo studio mette inoltre in risalto una serie di problematiche:

  • i cittadini che si trasferiscono tendono a essere iperqualificati rispetto alla forza lavoro locale (e ad accontentarsi di impieghi meno qualificati), il che implica uno spreco di risorse umane contrario ai potenziali benefici della mobilità all’interno dell’Unione;

  • in alcuni casi sono emerse disparità salariali tra i cittadini nazionali e i cittadini di altri Stati membri (che molto spesso guadagnano di meno), un dato questo che non risulta però sufficientemente attestato;

  • i cittadini che si trasferiscono non sempre godono delle stesse opportunità abitative e di integrazione scolastica dei figli, sebbene lavorino e paghino le tasse.

Il successo dei programmi di integrazione seguiti nelle sei città campionate è attestato dal fatto che l’atteggiamento nei confronti della mobilità va man mano migliorando (vedi allegato 5). In tutte e sei le città, un’atmosfera di partecipazione e una cultura di accoglienza sono favorite da politiche di accesso all’informazione (per esempio con sportelli unici informativi sui servizi), di apprendimento della lingua, di dialogo interculturale e di interazione tra i cittadini.

Lo studio individua infine una serie di buone pratiche in vigore nelle città del campione (vedi allegato 6).

Contesto
Lo studio è stato presentato oggi in occasione della conferenza che ha visto riuniti oltre 100 sindaci e rappresentanti degli enti locali di tutta Europa per discutere le sfide e le opportunità della libera circolazione dei cittadini dell’UE all’interno dell’Unione. Scopo della Conferenza dei sindaci è facilitare lo scambio di buone pratiche tra gli enti locali circa l’attuazione della normativa sulla libera circolazione e le sfide dell’integrazione sociale. Questo incontro rientra tra le cinque azioni proposte dalla Commissione per rafforzare il diritto alla libera circolazione nell’UE e aiutare gli Stati membri a coglierne a pieno i frutti (IP/13/1151).

Lo studio, che prende in esame le strategie di inclusione economica e sociale dei cittadini europei in mobilità nell’UE e le misure volte a promuovere una cultura di accoglienza e un atteggiamento positivo nei confronti dei cittadini stranieri, passa in rassegna le politiche in materia di impiego, imprenditoria, alloggi, istruzione, dialogo interculturale, atteggiamento verso la migrazione e partecipazione alla vita cittadina.

Per ulteriori informazioni

Studio: Evaluation of the impact of the free movement of EU citizens at local level

http://ec.europa.eu/justice/citizen/files/dg_just_eva_free_mov_final_report_27.01.14.pdf

Allegato allo studio: Good practices from six cities

http://ec.europa.eu/justice/citizen/files/best_practices.pdf

Domande frequenti sulla libera circolazione:

http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-14-9_it.htm

Commissione europea - Libera circolazione:

http://ec.europa.eu/justice/citizen/move-live/index_en.htm

Homepage di Viviane Reding, Vicepresidente e Commissaria UE per la Giustizia:

http://ec.europa.eu/reding

Viviane Reding su Twitter:@VivianeRedingEU

Europa Newsroom