Il sì del Parlamento europeo sui diritti dei passeggeri aerei

Il sì del Parlamento europeo sui diritti dei passeggeri aerei

L'Ue fa un passo avanti nella creazione di nuovi diritti e nel rafforzamento di quelli esistenti nel settore dei viaggi aerei. Il Parlamento europeo ha infatti approvato la proposta della Commissione europea per rafforzare le prerogative dei passeggeri, primo passo nel processo legislativo che vede come prossimo appuntamento la sottoposizione del testo alla riunione di giugno in Consiglio dei 28 Ministri dei Trasporti dei Paesi Ue.

Se la proposta dovesse essere approvata definitivamente, le nuove regole introdurrebbero innanzitutto l'obbligo esplicito di informare il prima possibile, e al massimo 30 minuti dopo l'ora prevista per la partenza, i passeggeri in merito al ritardo o alla cancellazione del volo. In più, la proposta rafforza il diritto a ricevere adeguata assistenza, obbligatoria già dopo due ore di ritardo, indipendentemente dalla distanza del volo. Se la compagnia aerea non sarà in grado di garantire un volo entro 8 ore tramite i propri servizi, dovrà predisporre l'imbarco su un volo alternativo effettuato da altre compagnie aeree o il proseguimento del viaggio con altri mezzi di trasporto. Inoltre, la proposta di regolamento obbliga le compagnie al risarcimento dei disagi dovuti a ritardi, cancellazioni e smarrimento dei bagagli.

Le cosiddette "circostanze eccezionali", in cui i vettori aerei non sono tenuti a risarcire i passeggeri, non ben definite nel regolamento in vigore, sono ora esplicitate in una lista esaustiva: ad esempio, le calamità naturali o gli scioperi dei controllori di volo sono considerati eccezionali, mentre non lo sono i problemi tecnici dell'aeromobile. Viene altresì introdotto un limite temporale entro cui devono essere risolte le richieste di risarcimento: la conferma di ricezione della pratica dev'essere fornita entro una settimana e una risposta deve essere data entro due mesi. Il Parlamento ha proposto addizionalmente che la Commissione europea predisponga un modulo comune per i reclami. Infine, le autorità nazionali ed europee avranno più poteri sulle compagnie aeree, con possibilità di sanzioni maggiori, e più stringenti obblighi di controllo e monitoraggio delle stesse. Con questa nuova normativa, l'Ue intende tutelare le necessità dei passeggeri, che spesso vedono i propri viaggi trasformarsi in lunghe attese negli aeroporti, i propri bagagli venire smarriti e i propri reclami non ricevere risposte. La proposta legislativa intende migliorare il regime basato finora sul Regolamento CE n. 261/2004 del febbraio 2005, che istituisce livelli minimi di assistenza e di risarcimento per i passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato.

L'applicazione delle regole dell'UE in materia di diritti dei passeggeri è migliorata negli anni successivi all'entrata in vigore del regolamento; tuttavia, la Commissione ha avvertito nel 2013 la necessità di aggiornare la legislazione per garantire un'adeguata applicazione dei diritti dei passeggeri. Sebbene le norme dell'UE stabiliscano solidi diritti, i viaggiatori possono avere difficoltà a farli valere e vivono con frustrazione la loro mancata applicazione da parte delle compagnie. Le istituzioni europee ritengono che i diritti dei passeggeri non possano esistere solo sulla carta. Devono concretizzarsi in soluzioni efficienti nei momenti di crisi, affinché i disagi dei viaggiatori siano ridotti al minimo.

Francesco Laera e Giulia Casagrande