Elezioni amministrative 11 giugno 2017: dal 27 aprile è in vigore, negli ambiti territoriali interessati al voto, la disciplina in materia di par condicio. Rispetto dei principi vigenti in materia di informazione negli ambiti non interessati al voto

Giovedì 27 aprile sono stati affissi i manifesti di convocazione dei comizi elettorali per le elezioni comunali dell’11 giugno 2017.

A partire da quella data sono pertanto in vigore, negli ambiti territoriali interessati al voto (pdf, 171.5 KB), le disposizioni di applicazione della normativa in materia di par condicio -previste dalla legge 22 febbraio 2000, n. 28 e s. m. e dal Codice di autoregolamentazione di cui al DM 8 aprile 2004 - che disciplina i programmi di comunicazione politica, i programmi di informazione, i messaggi politici autogestiti (gratuiti e a pagamento) e i sondaggi politici ed elettorali sulle emittenti radiotelevisive locali.

L’art. 9 della legge n. 28/2000 dispone che: «Dalla data di convocazione dei comizi elettorali (n.d.r.: 27 aprile) e fino alla chiusura delle operazioni di voto (n.d.r.: 11 giugno o, in caso di ballottaggio, 25 giugno), è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione, ad eccezione di quella effettuata in forma impersonale ed indispensabile per l’efficace svolgimento delle proprie funzioni».

Si sottolinea, inoltre, che è stata pubblicata sul sito dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (www.agcom.it) ed è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana la delibera n. 169/17/CONS (pdf, 550.9 KB) che detta “Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alle campagne per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali, nonché dei consigli circoscrizionali,  fissate per il giorno 11 giugno 2017” (delibera del 18 aprile 2017).

In tali ambiti territoriali si applicano, dunque, anche le disposizioni regolamentari in materia di programmi di comunicazione politica, programmi di informazione, messaggi politici autogestiti (gratuiti e a pagamento) e sondaggi politici ed elettorali.

Per quanto riguarda gli ambiti territoriali non interessati al voto, si invita al rispetto dei principi vigenti in materia di informazione, in ossequio al principio dell’imparzialità ed al fine di evitare il determinarsi di situazioni di valenza indirettamente propagandistica, come indicato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.