La Terapia Comunitaria Integrativa: incontro con Adalberto Barreto

Il celebre etnopsichiatra brasiliano, ideatore della TCI, presenterà a Volabo la sua metodologia di lavoro
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04nov
  20:00 - 22:00     Auditorium del Villaggio del Fanciullo, via Scipione del Ferro 4, BO
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Dove ci sono problemi ci sono anche soluzioni, le carenze e le difficoltà possono portare alle competenze, la condivisione diventa uno strumento. Tutti possono capire che ci sono diverse soluzioni possibili e questo favorisce la resilienza e l’autostima. [A. Barreto]

Adalberto Barreto, il celebre etnopsichiatra brasiliano ideatore della TCI - Terapia Comunitaria Integrativa, sarà ospite di VOLABO - Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Bologna che, in collaborazione con Caritas Bologna e Case Zanardi (Comune di Bologna), organizza una serata per presentare la metodologia di lavoro che da circa vent’anni viene utilizzata in Sudamerica e in altre parti del mondo per promuovere la resilienza nelle persone in situazione di difficoltà.
Insieme a lui ci saranno Maura Fabbri di Caritas Bologna, Don Massimo Ruggiano della parrocchia di Quarto Inferiore e Gian Paolo Perrella, membri dell’equipe di questo approccio partecipativo alla salute nel nostro territorio.

Che cos'è la TCI? - Nel 1987 il professor Barreto lavora a un progetto di responsabilizzazione e co-partecipazione alla salute nella la difficile comunità della Favela Quatro Varas di Fortaleza, città del Nord-est brasiliano. Da questa esperienza nasce la Terapia Comunitaria Integrativa.

La Favela è un luogo dove il senso di abbandono, la perdita di autostima e i vari disagi alimentano non solo un clima di tensione e di violenza, ma una vera e propria “sindrome di miseria psichica”.

L'idea di Barreto è di lavorare a questi problemi stimolando un’azione terapeutica creativa e affettiva condivisa dalle persone per guardare oltre il sintomo: “colui che guarda il dito che segna una stella, non vedrà mai la stella” e capire che non è così importante identificare la gravità della patologia quanto il potenziale di colui che soffre.

Secondo lo psichiatra è necessario accogliere ed affrontare difficoltà e sofferenze del quotidiano a partire dalla condivisione delle esperienze di vita. Costruendo reti di solidarietà e di inclusione sociale, mobiltando le risorse locali e le competenze culturali degli individui, rafforzando i legami tra le persone nel rispetto delle specificità, si scoprono opportunità di integrazione, si impara a pensare insieme per affrontare il presente e il futuro e infine si accresce l'autostima, il senso di appartenenza e di responsabilità.

Questo metodo di lavoro, che ha portato risultati positivi là dove è stata sperimentata per la prima volta, viene mutuata in tutto il mondo e negli ultimi anni in particolare in Europa per curare gruppi di popolazione in situazione di forte disagio sociale che con la crisi hanno subito un incremento notevole.

Adalberto Barreto- Adalberto Barreto è Dottore in psichiatria e antropologia, Docente della Facoltà di Medicina dell’Università Federale del Cearà (Fortaleza – nord est del Brasile), Coordinatore del Progetto “4Varas” e del MISMEC Cearà Movimento Integrato di Salute Mentale Comunitaria.

Per informazioni: 
Cinzia Migani - Valentina Rossi 
pca.bologna@volabo.it
tel. 051 340328