L'Ue sulla stampa europea
di Jacopo Barigazzi
di Pascale Davies
di Joelle Grogan (Middlesex University)
di Andrea Pipino. Oggi l’identitarismo e il populismo di destra trionfano ovunque. Ma l’unicità del caso centroeuropeo rimane. E testimonia che la frattura tra l’est e l’ovest del continente, che molti s’illudevano fosse stata ricomposta con l’allargamento dell’Unione europea e della Nato alla metà degli anni duemila, in qualche misura esiste ancora.
Gideon Rachman spiega come si stia definendo un nuovo dualismo di potere nel mondo, diviso tra Stati Uniti e Cina, basato non più sul potere militare bensì sul possesso di tecnologie e dati personali.
di Milena Gabanelli e Luigi Offeddu. L’Italia ha dato molto all’Unione Europea: solo nel 2017, circa 4,4 miliardi in più di quanto abbia ricevuto da Bruxelles. Nel 2016, ha avuto 11,5 miliardi ma ne ha sborsati 13,9. E fra il 2011 e il 2017, ha accumulato in tutto 36,1 miliardi di saldi negativi. Nello sbilancio tra il dare e l’avere, l’Italia arriva quarta, dopo la Germania, il Regno Unito e la Francia. Ma chi decide «quanto» dare e «quanto» avere?
Dal 9 novembre 1989 al 9 novembre 2019: com'è cambiata l’Europa nei trent’anni senza Muro? Siamo dove ci saremo aspettati di essere? E cosa potremmo fare per corrispondere agli ideali di libertà di quella notte, in cui sembrava finire la Storia? Una serie di interviste a testimoni dell'epoca per ragionare con loro di come la caduta del Muro ha cambiato le nostre vite. Si comincia con Sergio Romano, già ambasciatore italiano alla Nato e a Mosca.
Con il parlamento britannico ancora bloccato sulla ricerca di un compromesso sulla Brexit, la probabilità che la Gran Bretagna esca dall'Unione europea senza un accordo cresce di giorno in giorno. Ecco cosa significherebbe per gli inglesi residenti in ognuno dei paesi dell'UE.
La più lunga crisi di governo italiana dalla nascita della repubblica è diventata una crisi istituzionale, con implicazioni per l’intera Unione europea. l’Italia sembra dirigersi verso nuove elezioni nelle quali i partiti antiestablishment aumenterebbero con ogni probabilità la loro maggioranza parlamentare. Lo spettro che aleggia su questa crisi è la possibilità dell'uscita dell'Italia dall'area euro.
Dalla creazione di un bilancio per l’eurozona, all'istituzione di un Ministro delle Finanze europeo, al superamento del vincolo del 3% del rapporto deficit/Pil: adesso che in Germania un Governo è riuscito a formarsi, Angela Markel può ragionare con il Presidente francese Macron su come rilanciare l’Unione europea e rafforzare la moneta unica.
Dopo il voto della Camera dei Comuni attraverso la notifica dell'articolo 50 del Trattato di Lisbona, il ministro David Davis, che ha avuto l’incarico di seguire la transizione che porterà la Gran Bretagna fuori dall’UE, ammette con i parlamentari che il governo non ha fatto alcuna valutazione economica sull’uscita dall'UE, in mancanza di accordo con l’UE.
Se l'Irlanda è un paradiso fiscale per le multinazionali, il Portogallo è il paradiso fiscale per i pensionati. L'anno scorso, gli stranieri che hanno richiesto la residenza nel paese sono aumentati del 44%
Prima del primo turno delle elezioni presidenziali del 23 aprile 2017, "Les Echos", in collaborazione con sondaggisti Elabe, OpinionWay Odoxa pubblica giornalmente sondaggi sulle intenzioni di voto dei francesi e le priorità per i prossimi cinque anni.
Bruxelles cercherà di rinforzare i legami con la Cina nel tentativo di riuscire a salvare l'accordo mondiale sui cambiamenti climatici firmato a Parigi nel 2015 ed entrato in vigore lo scorso novembre
Mentre i leaders europeo hanno salutato il "successo" del piano per fermare le barche di migranti dalla Turchia alla Grecia, il numero di richiedenti asilo che prendono la rotta più lunga e infida tra Libia e Italia è aumentato drammaticamente.
Il dispositivo d'aiuto all'impiego dei giovani con meno di 25 anni (Garanzia giovani) avrà una dotazione finanziaria di 500 milioni di euro supplementari per il 2017 e 50 milioni in più andranno a favore del programma Erasmus Plus
Non c'è alternativa al mantenere con fermezza l'ideale europeo
E' uno dei paradossi di questo Paese dell'Est Europa: il governo ultra-conservatore rifiuta di aprire le proprie frontiere agli stranieri per compensare la partenza di migliaia di Ungheresi verso l'Europa occidentale, a costo di penalizzare l'economia
I due capi di governo lanciano l'allarme sulla crisi attuale che potrebbe mettere in pericolo la stessa esistenza dell'Unione europea
In Germania i rifugiati non hanno fatto aumentare il tasso di disoccupazione - Les Echos, 28/07/2016
Il tasso di disoccupazione tedesco rimane ai suoi livelli più bassi dal 1990. Il mercato del lavoro in questo Paese rimane solido nonostante i grandi cambiamenti di questi ultimi mesi, in primis la Brexit e la paura per gli attentati terroristici