Tutela della salute della donna e del bambino
Assistenza e anonimato sono garantiti per le donne che decidono di non riconoscere i neonati, come previsto dalla legge.
Possono rivolgersi e chiedere aiuto a ospedali, servizi sociali e consultori. Questi servizi operano in piena e continua collaborazione, tutelando l’anonimato della donna, per assicurare: assistenza, cure mediche, sostegno psicologico nel periodo della gravidanza durante e dopo il parto.
Dopo il parto, per il quale è garantita la piena segretezza, la madre del bambino può chiedere di non riconoscerlo e, a quel punto, è l’ospedale che segnala tale nascita all’Autorità Giudiziaria Minorile che apre il percorso adottivo per il neonato, individuando per lui una famiglia adottiva nel più breve tempo possibile.
Nel periodo che intercorre tra la dimissione del neonato dall’ospedale e l’accoglienza nella casa dei genitori adottivi, il piccolo, attraverso il Centro per le Famiglie di ASP Città di Bologna, è affidato temporaneamente alle cure di una famiglia, formata per queste particolari accoglienze. Questa famiglia ha il compito di accudirlo e accompagnare l’incontro di conoscenza tra il bambino e i futuri genitori.
Ogni attività è svolta in collaborazione tra i servizi sociali, le strutture sanitarie della città, le Anagrafi e la Regione.
ASP intende rilanciare il tema della tutela e della salute di donne e bambini con un seminario tecnico di approfondimento nell’autunno 2017 che vedrà il coinvolgimento dei servizi sanitari, delle anagrafi, del Comune e della Regione Emilia-Romagna.
Alcuni dati degli ultimi anni
Parti in forma anonima e bambini non riconosciuti alla nascita: nel 2017 ad oggi due bambini (uno nato il 9.06.2017), 8 neonati nel 2016, 4 nel 2015 e 6 nel 2014.
Pubblicato il 21 Giugno 2017