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Testo a stampa (moderno) | ||
Monografia | ||
testo non letterario | ||
Codice SBN | USM2011603 | |
Descrizione | *Popolo chi? : classi popolari, periferie e politica in Italia / a cura di Niccolò Bertuzzi, Carlotta Caciagli, Loris Caruso ; prefazione di Nadia Urbinati Roma : Ediesse, 2019 214 p. ; 21 cm |
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Note | In copertina: Cantiere delle idee | |
ISBN | 9788823022249 | |
OCLC | 1105616625 | |
Collana | Materiali | |
Autore secondario |
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Note e bibliografia |
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Note e bibliografia |
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Note e bibliografia |
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Note e bibliografia |
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Autore dell'introduzione |
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Note e bibliografia |
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Soggetti | LAVORATORI - Condizioni economiche e sociali - Italia - Sec. 21. | |
PERIFERIE - Italia - Sec. 21. | ||
Termini | Comportamento elettorale | |
Condizioni economiche e sociali | ||
Partecipazione politica | ||
Periferie urbane | ||
Sociologia | ||
Dewey | 305.5620945 GRUPPI SOCIALI. Classi lavoratrici. Italia | |
Anno pubblicazione | 2019 | |
Titolo dell'opera | Popolo chi? | |
Abstract di polo | Il libro presenta e analizza i risultati di una ricerca condotta fra ottobre 2017 e ottobre 2018 nelle periferie di quattro città italiane: Milano, Firenze, Roma e Cosenza. Attraverso 60 interviste in profondità, il gruppo di ricerca - composto da accademici e accademiche, attivisti e attiviste - ha cercato di portare alla luce tre grandi questioni: le condizioni sociali dei quartieri popolari, il rapporto delle persone intervistate con la politica (sia quella istituzionale sia la partecipazione dal basso) e il rapporto con i media e l'informazione. La ricerca ha voluto in primo luogo chiedere alle cosiddette «classi popolari», di cui spesso politici e partiti pretendono di essere portavoce, di prendere parola sulle esigenze, speranze e difficoltà della loro vita quotidiana. In secondo luogo si è cercato di capire quali rappresentazioni diffuse ci siano della politica e delle classi di rigenti. Ciò che è emerso traccia uno scenario molto più complesso di quello dipinto nelle narrazioni mainstream, difficilmente riconducibile alle etichette di «populismo», «razzismo» o «euroscetticismo» e che ci costringe a ripensare le categorie analitiche con le quali interpretiamo i fenomeni contemporanei. |