La Luiss School of European Political Economy (SEP) pubblica il policy brief di Carlo Bastasin, Lorenzo Bini Smaghi, Sergio De Nardis, Claudio De Vincenti, Valentina Meliciani, Marcello Messori, Stefano Micossi, Pier Carlo Padoan, Gianni Toniolo "Tre condizioni per il successo delle riforme italiane".
L’obiettivo del governo di cambiare l’inerzia dell’economia italiana è fondato. Dopo trent’anni per la gran parte spesi tra recessioni e stagnazioni, i piani di ripresa alimentati da risorse europee offrono la possibilità di modificare la struttura del paese per allinearla a quella delle economie europee che si sono dimostrate più solide e capaci di sviluppo.
Tuttavia, ci sono almeno tre fonti di incertezza che condizionano il successo di questo intento. La prima proviene dalle conseguenze incerte dell’eccezionale impulso monetario e fiscale fornito nelle economie avanzate. Un aumento imprevisto dei tassi d’interesse potrebbe derivare da un’accelerazione delle aspettative di inflazione o da difficoltà nel finanziamento di debiti pubblici molto cresciuti nel corso della recessione causata dalla pandemia. La seconda fonte di rischio proviene dalla difficoltà di rientrare dal forte incremento del disavanzo pubblico registrato tra il 2020 e il 2022, parte del quale realizzato attraverso un aumento permanente della spesa corrente. Le conseguenze sul rapporto debito/PIL dell’Italia potrebbero essere peggiori del previsto. La terza fonte di rischio è legata all’evoluzione del quadro politico italiano. La fiducia suscitata dagli interventi del governo Draghi è fondamentale per sostenere la crescita di consumi e investimenti privati. Ma l’orizzonte temporale del governo e delle sue politiche non è sufficientemente chiaro da assicurare una continuità che possa sostenere le decisioni di investimento produttivo nel nostro paese. L’incertezza politica si ripercuote anche nel rapporto tra l’Italia e i partner europei. Un rapporto nel quale potrebbero condensarsi le tre fonti di rischio che abbiamo descritto: interruzione brusca delle politiche di sostegno all’economia; valutazione non cooperativa dei rischi di eccessivo indebitamento dell’Italia; tensioni nella stabilità politica del paese.
In questo policy brief, analizziamo gli aspetti rilevanti del quadro macroeconomico, sia globale sia italiano, che permettono di valutare le possibilità di successo delle iniziative di politica economica del nostro paese, facendo accenno in particolare a punti di forza e di debolezza del Piano nazionale di ripresa e resilienza. In conclusione, presentiamo tre condizioni necessarie a evitare che la sfida del governo non produca i risultati sperati. Una prima condizione è fissare le priorità di lungo termine di trasformazione strutturale dell’economia distinguendo tra settori in espansione e settori in rallentamento. Una seconda condizione richiede la disponibilità di strumenti e risorse che facilitino la transizione dalla gestione dell’emergenza a una fase di crescita sostenuta da riforme e investimenti. La terza condizione è che ci sia certezza su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo della politica, non solo economica.