Sanità Piacenza. Tagliaferri (FdI): “Pronto soccorso intasati per l’influenza, inaccettabile”/ foto

Il consigliere di Fratelli d’Italia chiede di intervenire affinché non si ripetano più situazioni degradanti per i pazienti, con ammalati in attesa per ore su barelle nei corridoi.

16/01/2019 15:22

Strutture di pronto soccorso piene per l’emergenza influenza, con tempi di attesa lunghissimi e pazienti lasciati sulle barelle per ore. Lo denuncia Giancarlo Tagliaferri di Fratelli d’Italia, che con un’interrogazione in Regione chiede alla giunta di intervenire affinché la situazione non si ripeta ancora quando si verifichino picchi di ricovero negli ospedali. “Ogni anno in concomitanza con le emergenze influenza- sottolinea il consigliere FdI- si registra in diversi nosocomi della regione l’intasamento dei Pronto soccorso, una carenza di posti letto e il fenomeno delle barelle in corsia”.

Il consigliere porta l’attenzione sul caso di Piacenza, dove- a suo dire- con il picco di accessi (a seguito anche della chiusura di 18 posti letto nel reparto di medicina e per la mancanza di medici internisti emigrati verso la Lombardia) si assisterebbe alla difficoltà di ricovero dei pazienti, oltre a lunghe ore di attesa nel Pronto soccorso. “In tali situazioni, particolarmente umiliante e degradante è la condizione di ammalati parcheggiati su barelle nelle corsie o in prossimità di luoghi di passaggio, in particolare anziani con patologie anche gravi, esposti, nella loro situazione, al via vai del personale sanitario e dei visitatori”.

Tagliaferri sottolinea come, anche grazie all’impegno del primo cittadino di Piacenza, a breve arriveranno nuovi medici. Ma rimarca: “La sanità in generale, di competenza regionale, dovrebbe trovare soluzioni più efficaci per evitare le situazioni sopra esposte”. Per questo, nella sua interrogazione, il consigliere FdI chiede alla giunta “come giudichi il degradante fenomeno del ricovero di barelle nelle corsie degli ospedali e quali iniziative intenda assumere per fare in modo che tale situazione non si ripeta ogni qualvolta si registrino picchi di ricovero negli ospedali della regione”.

(Giulia Paltrinieri)

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