Sanità. Gibertoni (M5s): ridurre costi dei medicinali per animali, non sono beni di lusso

La consigliera a sostegno delle terapie: “Obbligo di cura è in legge, pena reato maltrattamento”

28/05/2018 12:21

Confrontarsi col governo per ridurre i costi dei medicinali per animali da compagnia. A chiederlo, con un’interrogazione, è la consigliera del Movimento Cinque Stelle Giulia Gibertoni. “Le terapie per gli animali – spiega – non possono essere considerati beni di lusso, visto che la legislazione impone ai proprietari l’obbligo di cura degli animali, pena il reato di maltrattamento”.

L’esponente M5s sottolinea che “se esiste il farmaco ad uso veterinario, il veterinario è obbligato a prescrivere quello, non può prescrivere il corrispondete ad uso umano, perché ciò comporta pene e multe salatissime”.

Quindi Gibertoni interroga la giunta per sapere “se non ritenga opportuno raffrontarsi nelle sedi preposte con il governo e i ministeri competenti affinché si introducano misure idonee alla riduzione dei costi dei medicinali utili per la cura degli animali di affezione, anche agendo sulla leva fiscale, tenuto conto che le prestazioni veterinarie sono gravate dall’Iva al 22% in quanto gli animali da compagnia sono considerati beni di lusso dallo Stato, mentre in realtà rispondono all’obbligo di cura da parte dei proprietari, sanzionato con il reato di maltrattamento”. Gibertoni invita poi a sostenere “lo sviluppo dei farmaci generici veterinari, con etichettatura evidente e prezzo vantaggioso rispetto a quello dei prodotti presenti, favorendo anche una campagna di informazione verso farmacisti e proprietari che promuova il farmaco veterinario e contrasti l’automedicazione”; in questo quadro- conclude la consigliera pentastellata- sarebbe da promuovere lo sviluppo di “confezioni monodose che evitino lo spreco per scadenza dei termini di utilizzo, con conseguente aumento del costo”.

(Margherita Giacchi)

« Torna all'archivio