Europa. Udienza conoscitiva su programma di lavoro 2019 della Commissione europea

Il presidente della Commissione Bilancio Pompignoli: “Momento importante per recepire le istanze degli enti territoriali e portarle in Europa”. L’assessore regionale Bianchi: “Utilizzeremo tutti i fondi, per tempo e in maniera strutturale, intervenendo sui settori produttivi”

28/01/2019 13:29

La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, ha svolto un’udienza conoscitiva con enti locali, istituzioni e associazioni sulle iniziative di competenza regionale del Programma di lavoro 2019 della Commissione europea, per acquisire nel merito osservazioni e proposte.

“Questa è l’ultima sessione europea di questa legislatura e prima delle elezioni europee- ha sottolineato il presidente Massimiliano Pompignoli-. Si tratta di un momento importante per recepire le istanze degli enti territoriali e per arrivare a una risoluzione finale, che sarà poi approvata dall’Assemblea regionale, con le richieste che l’Emilia-Romagna avanzerà all’Europa”.

L’assessore alle Politiche europee Patrizio Bianchi ha sottolineato come quest’ultima sessione comunitaria della legislatura sia un momento cruciale per fare una riflessione politica sull’Unione e sull’Italia, sul modo in cui la normativa europea e le istituzioni europee di fatto determinino i nostri comportamenti e su come “noi che abbiamo onere e onore di essere il territorio” possiamo dare nuove indicazioni a livello europeo. Bianchi ha rimarcato che l’Emilia-Romagna fa parte di un’asse Bologna-Monaco che è diventato perno centrale dell’Europa con importanti investimenti tedeschi nella nostra regione e investimenti italiani nel sud della Germania, soprattutto nei settori della meccanica, automobilistico, e del super calcolo: “Utilizzeremo tutti i fondi, per tempo e in maniera strutturale, intervenendo fortemente sui settori produttivi- ha sottolineato l’assessore-. L’Europa è in crisi perché ci sono troppi sovranismi ed è il più forte a dettare le regole agli altri. La Sessione europea non è solo una verifica di quanto abbiamo attuato e vogliamo venga attuato a Bruxelles, vuole essere anche una riflessione su quanto serva una voce europea univoca e quanto si senta oggi la mancanza dell’Europa, dalla guerra in Siria alla tragedia del Mediterraneo. Le libertà che sta alla base dell’Europa, non è scontata, è una conquista.”

Ha concluso il lavori l’eurodeputato Damiano Zoffoli (Pd), che ha ribadito la necessità di ridare un volto all’Europa, di conoscerla e di sentirla più vicina ai territori e alle persone: “L’Europa siamo noi, quando si parla di Europa si pensa di parlare di qualcosa che è altro da noi, di obblighi, di vincoli di istituzioni lontane. Non è così, ma non conosciamo a fondo i nostri diritti e doveri come cittadini europei”. Zoffoli ha poi ricordato Antonio Megalizzi, il giovane giornalista morto durante gli attentati di Strasburgo, Jo Cox, politica britannica anti-brexit nel 2016, e il sindaco di Danzica Pavel Adamovic:  “Sono martiri del sogno europeo”.

Il presidente Pompignoli ha rinnovato l’invito agli stakeholder a far pervenire osservazioni e proposte, spiegando che ora il lavoro sarà nelle mani delle commissioni assembleari.

(Giulia Paltrinieri)

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