Ilario Rossi e le Biennali di Venezia

Una ventina di opere del pittore bolognese realizzate a Venezia che coprono la sua produzione meno figurativa

ilario rossi

La mostra, curata da Sandro Malossini e dedicata all'autorevole pittore bolognese Ilario Rossi, resa possibile grazie alla generosità del figlio Antonio, contiene opere di grande valore e fino ad ora non molto esposte al grande pubblico. La personale di Ilario Rossi è dedicata alle opere che l’artista ha esposto nelle numerose partecipazioni alle Biennale di Venezia. In Assemblea sono state esposte una ventina di opere che, attraverso un lavoro di ricerca e contatti con istituzioni e collezionisti privati, coprono quasi totalmente la produzione meno figurativa dell’artista, la più vicina alle poetiche dell’informale.

La mostra si apre con “La madre”, realizzato nel 1950 ed esposto nell’edizione di quell’anno della Biennale. Si prosegue con alcuni olii, di medie dimensioni, che accompagnano gli anni ’50 e il travaglio espressivo di Rossi, con la scomposizione e frantumazione dell’immagine, dove il ricordo o la memoria di un paesaggio rimane un’ombra nella struttura compositiva. Con le opere esposte nella sala personale nel 1964 e realizzate l’anno precedente si conclude la partecipazione di Ilario Rossi alla Biennale di Venezia, ma è proprio in questi grandi olii che la sua poetica si rafforza e diventa primaria nel panorama nazionale. Una nuova figurazione si affaccia sulle sue tele, un segno che da lacerazioni e ripensamenti diventa un’esplosione di colori e felicità cromatiche, corpi che assumono presenza, oggetti che portano la loro fisicità nell’immagine.

 "Abbiamo deciso di festeggiare la festa della Repubblica e i 70 anni della nostra Costituzione attraverso la bellezza della pittura e della musica: le opere di Ilario Rossi suscitano sentimento e passione" ha spiegato la presidente del parlamento regionale Simonetta Saliera durante l'inaugurazione della mostra in Assemblea a maggio 2018. 

  Scarica il catalogo (pdf, 9.0 MB)