I genocidi del XX secolo

La mostra dell'Assemblea per il Giorno della Memoria che racconta i genocidi di armeni, ebrei e tutsi nel '900

Genocidi del XX secolo

Armeni, ebrei, tutsi. Tre tragedie diverse, ma unite da un unico dramma: la follia umana che in nome di razzismo e pulizia etnica sterminano popolazioni innocenti, “ree” solo di appartenere a gruppi religiosi o etnici divenuti capri espiatori di crisi politiche, economiche e religiose.

L’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna vuole celebrare la “Giornata della Memoria”, il tradizionale appuntamento dedicato al ricordo delle vittime della Shoah, ricordando le vittime delle grandi pulizie etniche del ‘900. La mostra "I genocidi del XX secolo" è stata inaugurata da Simonetta Saliera, Presidente dell’Assemblea, e Bruno Boyer, responsabile delle Relazioni Internazionali del Mémorial de la Shoah di Parig.

Si tratta di 25 pannelli realizzati dal Mémorial de la Shoah di Parigi all'interno della collaborazione con '’Assemblea regionale, che ripercorrono e raccontano le pagine più tragiche del XX secolo attraverso il ricordo dei tre più feroci genocidi di cui furono vittime popolazioni innocenti, assassinati in massa solo per l'appartenenza a un determinato gruppo religioso o etnico perseguitato.

Si parte agli inizi del ‘900 nell'allora impero ottomano dove 1,3 milioni di armeni (ovvero i 2/3 degli armeni residenti nei territori dell’Impero turco) furono sterminati per volontà del governo di Istanbul, si prosegue con la tragedia dell’Olocausto quando durante la Seconda Guerra Mondiale furono uccisi ad opera dei nazisti tedeschi e dei loro alleati in altri Paesi europei sei milioni di ebrei, ovvero del 60% di quelli residenti in Europa, e si arriva all'ultimo decennio del XX secolo, nel Ruanda del 1994 quando, tra il 7 aprile e la metà di luglio in meno di tre mesi, un milione di tutsi, ovvero i tre quarti della popolazione tutsi del Ruanda, furono assassinati durante la guerra civile che stava insanguinando il Paese africano.

"Questa mostra è la narrazione della follia delle pulizie etniche, abbiamo voluto ricordare, insieme alla Shoah, anche altre due tragedie del ‘900, in primo luogo quella troppe volte dimenticate del popolo armeno", ha spiegato Simonetta Saliera che ha ribadito come "il rispetto della dignità umana come valore fondamentale della nostra vita, l'educazione e l'insegnamento della storia come antidoto all'oblio e al rivivere le tragedie, la presa di coscienza di dove la follia umana possa arrivare quando si perdono questi valori e prevale la barbarie, sono elementi basilari della nostra comunità: l'Assemblea legislativa rafforza così il proprio impegno per un’attività di educazione civica e di consapevole diffusione della storia”.

Dal canto suo Bruno Boyer ha sottolineato come il Mémorial de la Shoah è da dieci anni impegnato nel promuovere l'attività di conoscenza e di prevenzione dei genocidi insieme all'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna: la mostra offre a tutti i visitatori gli strumenti per comprendere i processi politici e culturali che hanno portato alla distruzione programmata di un popolo. Uno strumento di vigilanza per il presente per il futuro". 

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