Walter Cascio

Bologna 1958

img84.jpgWalter Cascio vive e lavora a Bologna dove si diploma presso l’Accademia di Belle Arti nel 1982.

Per lungo tempo, il suo lavoro è incentrato sul tema della “macchina”. Congegni meccanici “non funzionanti” ela- borati con materiali poveri come carta – pigmenti – nastri adesivi – cartone, presentati nel 1985 alla prima Biennale Giovani e nel 1986 a Nizza per la Biennale Giovani del Mediterraneo, oltre che a mostre personali in Italia e all’e- stero.

Contemporaneamente dedica molta attenzione ai proce- dimenti calcografici e alla stampa d’arte come art print, sia come esecutore che come collaboratore delle Edizioni Grafiche “Il Navile” di Giancarlo Salvadori a Bologna. In questo periodo realizza numerose stampe calcografiche e serigrafiche.

Successivamente il “campo formale” si rarefà, conservan- do l’uso di materiali “elementari” e superfici monocrome. Espone nel 1991/92 a “Nuova Officina Bolognese”, nella sede della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, partecipa ad importanti rassegne di indagine sull’arte contempora- nea e allestisce diverse mostre personali: Saint-Etienne “La Serre”, Cesena “Ex Pescherie”; Salonicco “Istituto Ita- liano di Cultura”; Bordeaux Hotel Saige e La Sede, Con- seil Departemental de la Culture “Dieci anni di incertezza e rifondazione” a cura di D. Trento; Bologna “Galleria Bi- loba”; Berlino “UFA Fabrik”; Bologna “Galleria San Luca”; Palazzo Ducale di Revere “In nome dell’astratto”, a cura di Cerritelli; Palazzo Ducale di Mantova “Fermare lo sguar- do”, a cura di Cerritelli-Bandini.

Dal 1998 l’operato artistico tocca maggiormente le corde della pittura di sintesi e analitica, puntualmente intervallata da dimensionalità plastiche e installative.

Presenze espositive istituzionali sono alla G.A.M. di Bolo- gna nel 1998 in occasione di “Arte italiana: gli ultimi qua- rant’anni, pittura aniconica”, a cura di D. Eccher; “La su- perficie inquieta” alla Rocca di Bentivoglio di Bazzano, a cura di G. A. Accame; ”Figure del 900. Oltre l’Accademia”

G.A.M. Bologna, a cura di A. Baccilieri; “La pittura aniconi- ca. Arte e critica in Italia”, a cura di C. Cerritelli, Casa del Mantenga, Mantova; “Bologna contemporanea dal 1975 al 2005” alla G.A.M. di Bologna, a cura di Peter Weiermair; “Le rotte della pittura” Museo Piaggio, Pontedera a cura

di Alberto Rigoni; “Generazione astratta III”, Pontedera, Centro per l’arte Otello Cirri, a cura di B. Buscaroli.

Diverse le esposizioni personali in questi ultimi anni: Gal- leria Studio G7 di Bologna; Galleria Grossetti Arte Con- temporanea di Milano; Barbara Behan Contemporary Art di Londra.

Nel 2010 partecipa alla mostra “Gallerie al museo”  a cura di Jadranka Bentini, su proposta di Ginevra Grigolo, al M.I.C. Museo Internazionale della Ceramica di Faen- za, con sculture in cotto. Inizia quindi un nuovo percorso artistico che si avvale dell’uso della ceramica come ma- teria integrativa alla già consolidata composizione e rea- lizzazione pittorica della propria ricerca fattasi negli anni sempre più essenziale e meditata. Nel 2017 è tra gli artisti invitati alla grande mostra “My way, a modo mio” Ginevra Grigolo e lo Studio G7, 44 anni tra attualità e ricerca, pres- so il MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna.

Attualmente è docente alla cattedra di Decorazione all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano.

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Senza titolo 2015 fusaggine su tela cm 85x145