Riccardo Camoni
Riccardo Camoni nasce nel 1950 a Buenos Aires (Argentina) e cresce a Milano.
Nel 1968 partecipa alla storica manifestazione “arte po- vera+azioni povere”, organizzata ad Amalfi da Germano Celant e M. e L. Rumma e nel 1974 a Milano inaugura la prima mostra personale.
Tra il ’70 e l’80 Camoni propone una sua personale ricerca analitica basata sulla matericità del colore, che nei suoi lavori si stacca dal supporto in petali o lembi, con effetti ritmati di grande sensualità.
Seguono i “Disegni rossi”, in cui il linguaggio geometrico si coniuga all’organicismo delle forme. Il rosso e il nero restano colori d’elezione anche quando l’ispirazione geo- metrica viene trasposta in scultura. Per il suo rigore ed eleganza, il lavoro di Camoni riceve grande attenzione: espone a Milano (Palazzo Reale, Triennale, Padiglione d’Arte Contemporanea) e in varie città italiane e estere (Fiera d’Arte di Basilea, Colonia, Stoccolma).
Nel 1986 Camoni realizza “Catalisi”, un filmato ricco di suggestioni spaziali e cosmiche, e inizia a insegnare Pit- tura presso l’Accademia di Belle Arti, in un percorso che da Catania, Urbino, Torino e Venezia lo porterà a Bologna come sede definitiva.
Alla ricerca di un cambiamento radicale, nel ‘90 si trasfe- risce a Catania dove inizia uno dei suoi cicli pittorici più intensi e raffinati, dominati dal nero, dall’oro e da un’ispira- zione quasi mistica, come suggeriscono opere quali “Pre- ghiere”, “Meditazioni Notturne”, “The Decay of the Proton”. Seguendo una ricerca artistica curiosa e complessa, in anni successivi Camoni approfondisce le possibilità aper- te dal collage e nel ’93 comincia a utilizzare in maniera sistematica l’acquerello, tecnica che gli permette di creare sofisticate immagini tra l’astratto e l’onirico figurativo. E’ il riavvicinamento a una pittura-pittura e a una rinnovata libertà di segno.
Dopo la sua prematura scomparsa nel 2008, gli vengono dedicate due grandi mostre antologiche, al Museo Archeo- logico di Bologna e ai Magazzini del Sale di Cervia.