Maurizio Osti

Sasso Marconi (Bo) 1944

img303.jpgHa insegnato Tecniche grafiche speciali e Progettazione Grafica presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna.

La sua formazione avviene nel clima delle neoavanguardie, avviandosi alle pratiche del libro d’artista e della Nuova Scrittura; tra gli anni ’60 e ’70 la sua ricerca si muove lungo la linea analitico-concettuale con una riflessione sull’idea del doppio, realizzando autentici ‘teoremi visivi’ incentrati su antinomie dialettiche quali ordine/disordine, apollineo/ dionisiaco, fissità/variabilità. Nel 1973 esordisce con la personale Polymorphis, con testo di Giorgio Celli, alla Galleria di Palazzo Galvani, Bologna. Nel 1974 espone Cantica e Al di là del significato (Galleria 2000, Bologna) con testi di Gianni Scalia e di Renato Barilli; partecipa all’esperienza del Mercato del Sale di Milano con due mostre personali nel 1976 e nel 1979, mentre nel 1977 espone alla Galleria G/7, con presentazione di Ermanno Migliorini. Fra le numerose mostre collettive: Linee della ricerca artistica in Italia 1960-80, Roma; Testuale: le Parole e le Immagini 1979 a cura di Flavio Caroli e Luciano Caramel, Rotonda della Besana, Milano; XI Quadriennale, Roma; Poesia Totale, 1897-1987, Mantova 1998. Verso la metà degli anni ’80 la ricerca di Osti recupera la pratica del disegno mimetico-iperrealista ricorrendo all’uso di grafite e silicone, aprendo a una riflessione analitica sul mito (L’Ottavo Giorno, allo Studio Cristofori, Bologna 1986, con testi di Luca Cesari e Maurizio Brignone). Con Gloria De Pistis partecipa ad Arte e Alchimia, XLII Biennale di Venezia a cura di Arturo Schwarz. Nel ‘94 conia il termine di ‘Icone d’occidente’ per la mostra alla Sanluca Galleria d’Arte, Bologna e nel 1996 presenta Gli Archetipi e le Figure, a cura di Eleonora Frattarolo, Galleria Alphacentauri, Parma. Alcuni anni dopo, Osti riallaccia il rapporto con i linguaggi tecnologici e realizza 33 Miniature, edite in forma di libro con testi di Roberto Daolio e Adriano Marchetti, un originale contributo alle metamorfosi del disegno presentato per   la prima volta come installazione a Imagining the Book International Biennale 2007, Vegetal Memory of Umberto Eco, Bibliotheca Alexandrina, Art Center, Alessandria D’Egitto. Nel 2009 presenta Polaportait, Icone d’occidente, alla Galleria Spazia Bologna con testo di Valerio Dehò. Nel 2014 è invitato con la mostra personale Tra Invenzione ed Evocazione alla prima Biennale Disegno Rimini, Il nido delle idee, Ala Isotta Castel Sismondo, con testi di Claudio Cerritelli, nel 2016 ha esposto Disegni Di/Segni a cura di Leonardo Regano al Laboratorio degli Angeli, Bologna, e sempre a sua cura Art City Sequela, Ex Chiesa di San Mattia, Bologna 2017.  L’ultima  sua  personale  è  Ritmi di una cosmogonia individuale, Galleria del Carbone, Ferrara 2017, con testo di Pasquale Fameli. È presente nelle rassegne storiche di Bologna Contemporanea 1975- 2005, a cura di Peter Weiermair, Gam, Bologna, 2007 e Bologna dopo Morandi 1945-2015 a cura di Renato Barilli, Palazzo Fava, Bologna, 2016. Nel 2009 riceve il Premio Marconi 2009 per l’Arte Multimediale, con testo di Claudio Cerritelli, e nel 2016 è nominato Socio onorario AIAP.

E’ anche autore di libri d’artista ed editoriali, tra i quali: Op- pure Paesaggi, Geiger sperimentale 1972; Cantica, Edi- trice Magma1974; Most High Lord, un volume sulla tradu- zione del Cantico delle Creature di S. Francesco d’Assisi fatta da Ezra Pound a cura di Luca Cesari, Pazzini 1993; una interpretazione delle Illuminations /Illuminazioni di Ar- thur Rimbaud, con traduzione italiana a cura di Adriano Marchetti, Pazzini 2003/4; Ha disegnato con Jane Patter- son nel 1995/96 la famiglia di caratteri digitali Folk, ispirati a lettering di Ben Shahn, pubblicati in Italic 1.0, Il disegno di caratteri contemporaneo in Italia, Aiap 2002, attualmen- te editi da Monotype inc. e distribuita da FontShop Inter- national di Berlino nel catalogo FontBook, Digital Typefa- ce Compendium, 2006. All’interno di Artelibro 2012 è stato curatore insieme a Enzo Minarelli della mostra 3 Editori Storici d’Avanguardia al Museo e Biblioteca Internazionale della Musica di Bologna e del libro catalogo omonimo edi- to da Campanotto, 2012.

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Lybris (The new avengers) 2013 pagine strappate e silicone, fumetto cm 40,7x29,7x222 (installazione)