Marco fornaciari

Vignola (Mo) 1951

img155.jpgMarco Fornaciari è nato a Vignola il 18 febbraio 1951. La sua passione per la scultura ha radici antiche. Infatti, la famiglia, fin dal “700”, produceva manufatti in terracotta forgiati al tornio nella fornace di Castelvetro. E’ in questo ambiente che Marco comincia a modellare l’argilla.

Dal 1957 al 60, ha abitato in una casa che fronteggiava lo studio di Ivo Soli. Il noto scultore, per guadagnare spazio era solito appoggiare i gessi in un angolo del cortile.

Marco li osservava con grande curiosità. In alcune occasioni, lo scultore, gli aveva permesso di entrare nel suo atelier a “Fare statuine”.

La predisposizione ad esprimersi con il linguaggio della figurazione si evidenziò alla scuola media, dove il pittore Sandro Pipino, suo insegnante, lo incoraggiò e riuscì a convincere i genitori a fargli proseguire gli studi nell’ambito artistico.

La formazione scolastica avverrà poi al Liceo Artistico di Bologna. Il Liceo era collegato all’Accademia ed erano figure di riferimento i maestri Ilario Rossi, Ruggero Rossi, Pompilio Mandelli, Carlo Mattioli, Cleto Tomba. Ma nella sua formazione, lascerà un segno indelebile soprattutto Carlo Santachiara, allora giovane scultore e suo insegnante di plastica. Si diplomerà nel 1971. Dieci anni dopo, l’esigenza di tornare in quell’ambiente di studio lo porterà a frequentare il “Corso di Scuola Libera del Nudo”. L’impegno di insegnante nella scuola media, sin dal  1974, non impedirà a Fornaciari di praticare con passione la scultura, privilegiando la terracotta. A Fanano,  dove ha insegnato per diverso tempo, ha scoperto la pietra osservando il lavoro degli artisti durante il Simposio Internazionale di Scultura e, portando avanti un’idea di Italo Bortolotti volta a valorizzare questa tradizione nel paese, egli ha realizzato a scuola un laboratorio, dove ha provato a scolpire con gli alunni. Osservando alcune opere di Ivo Soli riposte ordinatamente nello studio del nipote Cesare Soli, Fornaciari si renderà conto anche della bellezza del bronzo, l’esigenza di arricchire la scultura con il colore, ha spinto l’artista a fare ricerche e a sperimentare nel mondo della ceramica. Nell’estate del 2000, ha frequentato un corso al Centro di Formazione Professionale di Faenza, dove, oltre alle tecniche tradizionali, ha sperimentato il raku. Dal 2003 al 2006, ospite dalla “Ceramiche d’arte il monile” di Fiorano, ha lavorato con gli smalti ad alta temperatura.

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La guerra

2014

terracotta

cm. 48x48x40