Enzo Tinarelli

Alfonsine (Ra) 1961

img390.jpgCompie  gli  studi  a  Ravenna  conseguendo  nel  1980  il diploma di maturità artistica presso l’Istituto statale d’Arte per il mosaico e nel 1984 quello di scultura presso l’Accademia di Belle Arti.

Dal 1992 è docente di Plastica ornamentale all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Dal 1980 al 1987, dopo la maturità artistica, compie restauri di  mosaici  antichi  e  moderni in Italia e Lussemburgo con lo studio “Il Mosaico” di C. Signorini di Ravenna. Nel 1981 (fino al 1986), fonda con Giuliano Babini lo studio d’arte “Spazio G.” a Ravenna, che diventerà punto di riferimento espositivo per giovani artisti e critici.

Nel  1982  è  cofondatore  dell’Associazione  Mosaicisti  di Ravenna e dal 2000 collabora anche con l’AIMC, Associazione Mosaicisti contemporanei Internazionale.

Dal1980 alterna all’attività artistica personale, collaborazioni con artisti contemporanei per la realizzazione di opere in mosaico, fra i quali: B. Saetti, M. Schifano, M. Paladino, P. Dorazio, A. Deville, Afro, S. Alchimia, J. Gaudaire-Thor,

B. Ceccobelli, T. Cascella, O. Galliani, F. Gentilini, V. Lucena, G. Pompili, P.G. Balocchi, La Pietra, F. De Filippi. Nel 1991 inaugura un atelier sul Bassin d’Arcachon a Biganos, dove soggiorna con i tre figli, lavora e dipinge periodicamente.

Negli anni Novanta conduce una la ricca esperienza teatrale con il compianto amico e regista (docente a Brera) Ezio Cuochi, con quale ha co-firmato nel 1993-94, “l’orizzonte degli eventi”, un evento sperimentale presso il centro video arte di Ferrara; “L’elica flessibile” 1996, “L’ala dei sensi” 2001, con il Centro Video Arte in collaborazione con G. Celli e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Ferrara.

Dal 1999  collabora  con  “Pietra  Viva”  di  Carrara  per  la progettazione e produzione di mosaici applicati in architettura e ristrutturazioni, presso il ristorante Tarasbì di Carrara, e il restauro del mosaico di Piazza Aranci a Massa nel 2012.

Tiene lezioni, conferenze, stage  sul  mosaico  artistico, in importanti Istituzioni con cui ha collaborato nelle città di: Bordeaux, Blanquefort, Montpellier, Siviglia,Valencia, Istanbul, Ravenna, Spilimbergo, Paray le Monial.

Nel 2010 è incaricato all’Accademia di Belle Arti di Ravenna di un workshop di Mosaico ambientale e coordina con gli studenti la realizzazione di un grande mosaico: Draghiland, collocato a Ravenna. Nel 2011 è consulente artistico e tecnico di Made Mosaico a Ortonovo (La Spezia), struttura polifunzionale, che sviluppa e promuove il linguaggio musivo lapideo. Dal 2012 al 2017 è incaricato del corso di Tecniche del mosaico presso l’Accademia di Belle arti di Ravenna, dove realizza in questi anni vari progetti con gli studenti come: mosaico monumentale per la Caserma dei carabinieri di Ravenna per il Bicentenario, un mosaico pavimentale al liceo Tasso di Roma, uno permanente sulla via Emilia a Longiano (FC) dedicato a Ruggero Pascoli (2016).

Tra il 2002 e il 2007 realizza per la Casa di Riposo di Carrara: Sedici mosaici di artisti contemporanei, presentati in varie manifestazioni.

Queste molteplici esperienze artistico -professionali citate, condotte parallelamente o trasversalmente dall’autore, confluiscono e arricchiscono gli  ambiti  plastico-espressivi da sempre privilegiati dall’artista: quello pittorico – grafico per il forte impatto segnico, cromatico, espressivo e quello del mosaico, come altra condizione temporale di riflessione  e materia, diversificata dal gesto ma estremamente coinvolta alla pittura.

Negli anni ottanta la ricerca è improntata principalmente sulle matrici anamorfiche, negli anni novanta e duemila evolve verso una Genetica, bio-concettuale, dando esito nei cicli pittori come: gli stati di “Attraversamenti”,“genetica aurea” e al ciclo delle piste e pulci genetiche, come si evince da alcuni lavori in cui l’immagine di una “Pulce” elaborata, si ripete alludendo ai primi micro cip per detectare il DNA delle piante in biologia; processi che evocano anche la “condizione culturale percepita e vissuta”; l’approccio, seppur in parte istintivo nel gesto, è quello di elaborare il “dramma” in una condizione di positività, possibilista! Pur nella “piacevolezza” della “composizione”, non senza ironia, anche nella forza della denuncia!

Dagli anni Ottanta  espone  in  numerose  mostre  personali e collettive: Esordisce nel 1984 con la Biennale Giovani di Faenza e gall d’arte moderna di Bologna, invitato da Claudio Cerritelli e alla “Nuovissima generazione dell’arte italiana” a Siena invitato da Enrico Crispolti.

Tra le mostre personali: Studio Soligo di Roma (1985); Galleria Unterfhart, Monaco di Baviera (1990); Espace Peires Toulon e Istituto Culturale Italiano, Marsiglia (1992); Palazzo dei Priori, Volterra (1998); Le Toit de la Grande Arche, La Défense, Parigi (2000); Sala dei Putti, Comune di Pietrasanta Lu (2004); Eglise S. Liberal, Brive la Gaillard, Francia (2008); Chiesa del Pio Suffragio, Bagnacavallo (2009); Castello di San Giorgio, La Spezia, Chapelle Saint-Eman, Chartres, (2010); Couvent des Minimes, Blaye, Francia (2013); Marbleweeks, Spazio d’arte In Beccheria, Carrara (2014); Église Saint-Denis Gerstheim, Alsazia, Francia (2015). Fondazione Tito Balestra Longiano e Museo Ugo Guidi Forte dei Marmi ( 2015-2016), Il Mercato, Argenta 2016-17.

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Piste d’approccio 2000 olio su tela cm. 100x100