"Utilizzate l'informazione per il benessere dei bambini"

13.05.2013

Come coniugare il segreto professionale e il diritto di informazione, il diritto alla privacy e l’obbligo di cronaca? Come farlo quando, in particolare, si riportano notizie che riguardano minori? Si possono veramente “bilanciare” diritti così diversi? Questi gli interrogativi che sono stati affrontati durante il  seminario didattico “La verità narrabile” - organizzato a San Nicolò (Piacenza) lo scorso 9 maggio - dall’associazione G.A.S.P., dall’Ordine Assistenti Sociali e dal Centro Studi e Interventi Psicosociali Con il contributo di esperti di diritti di cittadinanza, di servizio sociale professionale e di mezzi di comunicazione, il seminario ha esplorato luci ed ombre, vincoli ed opportunità di questo aspetto dei rapporti fra deontologia professionale, mandato istituzionale e rapporti con i cittadini, attraverso un confronto sul valore del segreto professionale e sull’utilizzo dell’informazione. Molti ed eterogenei gli interventi della mattinata di lavoro.

 

Luigi Fadiga,Garante per l’infanzia e l’adolescenzadell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, ha focalizzato l’attenzione sulla necessità di avere tutti e sempre rispetto per i diritti che la Convenzione delle N.U. sui Diritti del Fanciullo riconosce alle persone di minore età, quali il diritto alla riservatezza e al riconoscimento del preminente interesse del fanciullo e di promuovere una cultura che educhi all’uso dell’informazione per il benessere sociale e per educare al rispetto dei diritti dei singoli e della collettività.

 

A seguire Maria Teresa Zini del Centro Studi e Interventi Psicosociali  ha tratto del segreto professionale nel servizio sociale come presupposto per la costruzione della relazione  di fiducia fra professionista e cliente-utente richiamando i fondamenti etici e metodologici  contenuti nel codice deontologico. In conclusione, Matteo Merli, giornalista, ha puntualizzato come l’attività di informazione debba attuare il dettato costituzionale di garantire la libertà di espressione e informazione ottemperando al diritto/dovere di cronaca e contestualmente orientarsi secondo principi di interesse pubblico e, nel caso siano trattate notizie relative a persone di minore età, di tutela dell’identità della persona e dell’anonimato.

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