La giustizia minorile che verrà

16.02.2015

La giustizia minorile che verrà

Luigi Fadiga, Garante regionale per l'infanzia e l'adolescenza della Regione Emilia-Romagna, già dirigente dell’Ufficio centrale per la giustizia minorile del ministero della Giustizia e presidente del Tribunale per i minorenni di Bologna e di Roma, ha espresso tutte le sue perplessità sulla riforma della giustizia civile, che andrà a rivedere anche molti aspetti legati alla giustizia minorile.

L’obiettivo della riforma è quello di assegnare alle sezioni specializzate per la famiglia e la persona una competenza “chiara e netta su separazioni e divorzi, rapporti di famiglia e di minori, procedimenti relativi a figli nati fuori dal matrimonio, procedimenti di competenza del giudice tutelare in materia di minori ed incapaci e controversie relative al riconoscimento dello status di rifugiato e alla protezione internazionale. Una scelta con cui però "viene diviso in due il giudice minorile, che oggi cumula in sé gli aspetti cosiddetti civili e gli aspetti cosiddetti penali- rimarca Fadiga-, che poi in realtà costituiscono un unico complesso di protezione giudiziaria dei diritti del minore”.

Il Garante ha ribadito la sua posizione in una lunga intervista con l'agenzia di stampa Redattore sociale.

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