Garavini al fianco dei sindaci reggiani: rafforzare l’integrazione delle azioni a tutela dei minori

22.08.2017

Garavini al fianco dei sindaci reggiani: rafforzare l’integrazione delle azioni a tutela dei minori

"Ancora una volta dobbiamo registrare atti di violenza compiuti a danno di una persona di minore età in un territorio della nostra regione, dove diffusa è la riflessione sui diritti di bambini e adolescenti e dove è attiva la rete delle istituzioni e dei servizi sociali, educativi e sanitari". Sono le parole di Clede Maria Garavini che si schiera al fianco dei sindaci reggiani che hanno pubblicato il documento ‘Prima i bambini’, firmato da molti primi cittadini della provincia di Reggio Emilia. Secondo la Garante per aumentare la tutela dei minori serve “rafforzare l’integrazione delle azioni svolte dai vari soggetti per proteggere adeguatamente le vittime”. Nel documento i sindaci ribadiscono come non sia accettabile che “un pedofilo reo confesso abbia libertà di circolare sul territorio in termini di sicurezza non solo della vittima, ma degli altri bambini. Come possiamo- si legge nella nota firmata dai sindaci- chiedere la collaborazione della comunità nell’individuare e denunciare questi soggetti, se poi – nonostante diversi mesi di attività istruttoria ed investigativa – il rischio è quello di ritrovarseli davanti alla porta di casa, nonostante tutto, magari per tutto il tempo del processo?”. 

Garavini, condividendo per intero il documento firmato dai sindaci reggiani, sottolinea come "la Comunità è prontamente intervenuta per censurare con decisione l’accaduto e per sottolineare la priorità assoluta della protezione dei minori, ne è testimonianza il documento predisposto dai sindaci reggiani. L’impegno di tutti noi- incalza la Garante- deve proseguire e ulteriormente migliorare, sia rispetto alla tutela dei bambini e degli adolescenti che nella cura e nel recupero degli autori. Devono nello specifico rafforzarsi il coordinamento e l’integrazione delle azioni svolte dai diversi soggetti ed istituzioni, per evitare che le vittime non siano adeguatamente protette ed aiutate e non ricevano tutto ciò di cui hanno bisogno”.

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