Oltre 1.300 firme per i diritti nelle carceri

08.07.2013

Oltre 1.300 firme per i diritti nelle carceri

Nella Giornata internazionale contro la tortura, lo scorso mercoledì 26 giugno, nelle carceri dell’Emilia-Romagna è stata effettuata una raccolta di firme a sostegno della sottoscrizione di tre proposte di legge d’iniziativa popolare per la giustizia e i diritti. L’iniziativa è stata promossa dalle Camere penali dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con la Garante regionale delle persone private della libertà personale, Desi Bruno, allo scopo di permettere anche ai detenuti di esercitare il diritto di partecipazione e cittadinanza.

 

I tre progetti di legge di iniziativa popolare chiedono l’introduzione del reato di tortura nel Codice penale, modifiche alla legge “ex Cirielli” sulla recidiva, il “numero chiuso” degli ingressi in carcere, l’istituzione del Garante nazionale, l’abolizione del reato di clandestinità e una nuova legge sulle droghe (per maggiori informazioni è possibile visitare il sito dell’iniziativa). Su richiesta di molti detenuti, per agevolare le attività utili per la sottoscrizione, a Bologna e Piacenza, giovedì 11 luglio verrà effettuata una seconda giornata di raccolta delle firme.

 

Ecco alcuni dati provvisori sulla raccolta delle firme in carcere avvenuta il 26 giugno scorso, per complessive 1.328 firme: a Ravenna, dove solo i detenuti definitivi hanno potuto sottoscrivere i moduli, sono state raccolte 96 firme, a Forlì 215, a Bologna 168, a Ferrara, 243, a Rimini 129, a Piacenza 150, a Reggio Emilia 120, a Modena 207. Negli istituti di Bologna e Reggio Emilia, i volontari hanno provveduto a raccogliere le firme anche di detenuti non residenti in Italia: in alcuni casi, hanno sottoscritto le proposte di legge anche agenti della Polizia penitenziaria.

 

Dalla Garante regionale, viene un ringraziamento al Provveditore regionale, alle Direzioni e agli agenti di polizia penitenziaria, per aver facilitato l’organizzazione che ha reso possibile la buona riuscita dell’iniziativa. Un ulteriore ringraziamento va alle Camere penali territoriali e ai Garanti di Piacenza, Alberto Gromi, e Ferrara, Marcello Marighelli, per l’impegno alla migliore diffusione delle informazioni, consentendo ai detenuti di esercitare il diritto alla partecipazione e alla cittadinanza.

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