Il Garante Marighelli interviene sui gravi episodi di Santa Maria Capua Vetere

01.07.2021

Il Garante Marighelli interviene sui gravi episodi di Santa Maria Capua Vetere

Il Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale, Marcello Marighelli, interviene sui gravi episodi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, nel casertano:

 

È con un senso di dolore che vedo sui mass media immagini drammaticamente eloquenti di umana dignità negata alle persone detenute, a quelle persone che l’articolo 13 della Costituzione vuole salvaguardare prescrivendo la punizione di ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.

Faccio, in questo momento di grande amarezza e preoccupazione, ricorso ai principi della Costituzione per tentare di superare il disorientamento e mantenere dei riferimenti solidi e sicuri.

L’articolo 27 della Costituzione stabilisce chiaramente che la responsabilità penale è personale.

Si potrebbe quindi chiudere il discorso e attendere che la giustizia faccia il suo corso? Credo di no.

Occorre, a mio parere, dire che, indipendentemente dall’esito dei processi e della valutazione che faranno di quanto accaduto i magistrati, ciò che si è visto può essere altamente nocivo, non solo per le persone detenute ma anche per tutto il personale penitenziario, soprattutto per quella stragrande maggioranza che ogni giorno lavora in condizioni difficilissime e rifiuta ogni situazione e comportamento contrario al senso di umanità.

L’Amministrazione penitenziaria è ora chiamata a svolgere il proprio ruolo di datore di lavoro per ricercare cosa nell’organizzazione del sistema penitenziario manca o non è adeguatamente implementato per prevenire gli episodi più gravi, ma anche per fermare il declino di un carcere che in quest’anno di pandemia è stato costretto a momenti di sola contenzione e ora fatica a riaprirsi.

Come Garante dei detenuti dell’Emilia-Romagna ho ripreso in pieno l’attività delle visite e dei colloqui in presenza, anche per sollecitare una rapida ripresa di tutte le attività educative, di lavoro e culturali, perché si continui a realizzare il modello di carcere rieducativo che la Costituzione ha consegnato, non solo all’Amministrazione penitenziaria ma a tutta la comunità.

 

In allegato anche il comunicato della Conferenza dei Garanti e quello della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

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