Garantire il diritto di voto ai detenuti

23.01.2013

Garantire il diritto di voto ai detenuti

In vista del voto del 24 e 25 febbraio, Desi Bruno - Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale - ha inviato una lettera agli undici Direttori degli istituti penitenziari di questa regione con una richiesta di collaborazione “affinché possa essere pienamente garantito il diritto di voto delle persone detenute in possesso dei requisiti di legge per esercitarlo”.

La brevità dei tempi disponibili richiede, infatti, una sollecita e capillare informazione sui documenti da presentare al seggio, con particolare riferimento alla tessera elettorale. La Garante suggerisce di procedere attraverso l’affissione di appositi cartelli, per consentire a chi può il diritto di voto di attivarsi in tempo utile. Scrive la Garante che va reso esigibile l’esercizio di un diritto fondamentale per la partecipazione alla vita politica del nostro Paese di persone che hanno bisogno di sentire riconosciuto il loro diritto di cittadinanza.

La Legge 136/1976 (articoli 8 e 9) dispone che le persone detenute al momento della consultazione elettorale possano esercitare il diritto di voto nel luogo di reclusione, dove va installato un seggio elettorale speciale. Per esercitare il suo diritto, il detenuto deve far pervenire al Sindaco del Comune nelle cui liste elettorali è iscritto, una dichiarazione della propria volontà di esprimere il voto nel luogo in cui si trova, con in calce l’attestazione del Direttore dell’Istituto comprovante la sua detenzione; a quel punto, il Sindaco potrà iscrivere il richiedente nell’apposito elenco e gli fornirà la tessera elettorale; se questa fosse andata smarrita, se ne può chiedere il duplicato, ma è necessario che l’intera procedura sia conclusa tre giorni prima (21 febbraio 2013) della votazione.

 

La normativa in materia

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