Carceri, "presto altre condanne Ue"

14.01.2013

Carceri,

“Di sentenze come questa ce ne saranno molte in futuro” così Desi Bruno, Garante delle persone private della libertà personale dell’Emilia-Romagna, ha commentato la decisione della Corte Europea dei diritti umani di Strasburgo, che ha condannato l'Italia per trattamento inumano e degradante di sette detenuti.

La situazione delle carceri italiane, come emerge dalla rilevazione del Dap del dicembre 2012, si presenta ancora molto critica in termini di sovraffollamento, e il carcere di Piacenza (una delle strutture prese in esame dalla sentenza della Corte europea) non si discosta da tali dati. Infatti, precisa la Garante, la visita ispettiva effettuata dall’Usl a fine anno evidenzia come, a fronte di una capienza regolamentare di 195 posti, siano effettivamente 326 le persone detenute all’interno della struttura carceraria. In tale situazione, infatti, spiega la Garante, "se metti tre persone in celle da 9 metri quadrati arrivi al limite dei 3 metri a persona, considerati lo spazio minimo vitale". E ancora, rispetto alla situazione piacentina, Desi Bruno precisa che è in fase di ultimazione un nuovo padiglione con una capienza di 200 posti che potrà in parte alleviare il sovraffollamento.

Proprio il sovraffollamento e le ipotesi possibili di riduzione saranno il tema centrale della tavola rotonda dal titolo “Spazio & dignità. Sovraffollamento carcerario… Amnistia e indulto?”, che si terrà a Bologna il prossimo 25 gennaio. Su questo tema, più che mai all’ordine del giorno, si confronteranno politici, magistrati, personale di polizia penitenziaria ed esponenti della società civile nella consapevolezza comunque che, sottolinea la Garante, “qualsiasi misura clemenziale, seppur auspicabile, come amnistia o indulto, non potrà essere risolutiva in assenza di riforme strutturali dell’intero sistema”.

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