L'ergastolo bianco

31.10.2013

L'ergastolo bianco

A Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, c’è una casa-lavoro in cui sono recluse un centinaio di persone. Molte hanno già scontato la loro pena in carcere, ma sono considerate “socialmente pericolose” e, a forza di proroghe, scontano una specie di “ergastolo bianco”.

 

 

Nell’istituto di Castelfranco Emilia sono trattenute, alla date del 31 agosto:

  • Legge droga: 11 persone
  • Reati contro il patrimonio: 45 persone
  • Reati contro la P.A.: 7 persone
  • Reati contro la persona: 14 persone
  • Reati contro la fede, la moralità e la famiglia: 8 persone
  • Altri reati: 32 persone

 

Già in carcere finiscono soprattutto persone socialmente svantaggiate: nella casa-lavoro questa selezione sociale si fa ancora più evidente. E siccome la casa-lavoro non offre lavoro, dunque non aiuta a reinserire nella società, è lecito chiedersi quale senso abbia questo tipo di struttura. Il 25 ottobre scorso si è svolto un confronto pubblico al quale hanno partecipato, fra gli altri, Giovanni Tamburino, Capo Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, e Desi Bruno, Garante regionale dei detenuti dell’Emilia-Romagna.



Il videoservizio a cura dell'ufficio stampa dell'Assemblea legislativa

La registrazione integrale dell'evento di Radio Radicale

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