Fusioni Comuni. Consensi bipartisan per la nuova amministrazione “Alta Val Tidone” nel piacentino

Dopo il sì all’unione di Caminata, Nibbiano e Pecorara parlano i consiglieri regionali piacentini. Per Molinari e Tarasconi (Pd) “Vittoria ‘dal basso’”. Foti (Fdi-An): “Vince logica territoriale, non economica”. Rancan (Ln): “Ora iter legislativo celere”

29/05/2017 17:38

Un nuovo Comune unico denominato ‘Alta Val Tidone’. Sull’esito del referendum consultivo, che ha sancito la vittoria dei ‘sì’ col 66,34% dei voti alla fusione dei Comuni piacentini di Caminata, Nibbiano e Pecorara, intervengono Gian Luigi Molinari (Pd) e Tommaso Foti (Fdi-An), rispettivamente relatore di maggioranza e di minoranza del progetto di legge regionale di fusione dei tre Comuni, nonché Katia Tarasconi(Pd) e Matteo Rancan (Ln), gli altri due consiglieri regionali del piacentino.

Secondo Molinari, l’unificazione dei tre Comuni, voluta da un’ampia maggioranza dei votanti, è una notizia positiva perché rappresenta, per il territorio piacentino, una novità istituzionale che segna il passaggio a nuove e importanti opportunità amministrative. La consistente vittoria del ‘sì’ – ha commentato il relatore di maggioranza – è da ascrivere alla volontà e all’impegno profuso sul territorio dai sindaci, dai consiglieri comunali e dai cittadini, che hanno creduto al progetto di istituire un unico Comune per meglio rispondere alle esigenze delle comunità locali. Oggi – ha concluso il consigliere – si apre una nuova fase nella nostra provincia per aprire il confronto anche in altri Comuni in cui si manifestasse interesse alla fusione.

Per Foti, l’esito del referendum ha dato ragione alla determinazione e alla capacità con la quale i tre sindaci, peraltro di diverso orientamento politico, hanno portato avanti il progetto di fusione con il consenso pressoché unanime dei rispettivi consigli comunali. Quando le fusioni di Comuni – ha commentato il relatore di minoranza – non si fondano su aspettative di tipo economico ma rispondono, come in questo caso, a una logica territoriale, incontrano il consenso dei cittadini. Spiace solo – ha concluso – che questa fusione non abbia coinvolto anche il Comune di Pianello Val Tidone, ma l’auspicio è che accada presto, al pari dei Comuni in cui il processo, dopo le recenti bocciature in Val Nure e in Val Tidone, si è arrestato.

Sono particolarmente soddisfatto del risultato referendario – ha affermato Rancan – perché la Lega Nord si è da subito pronunciata a favore della fusione dei tre Comuni e se il volere dei cittadini è andato in questa direzione è segno che avevamo fatto le giuste valutazioni politico-amministrative. Il mio auspicio – ha concluso – è che ora l’iter legislativo che deve portare all’istituzione del nuovo Comune unico di Alta Val Tidone sia celere.

Soddisfatta per il ‘sì’ alla fusione anche la consigliera Tarasconi, che ha evidenziato come l’elemento determinate sia stata la condivisione, al di là degli orientamenti e delle appartenenze politiche, del progetto di unificazione delle tre amministrazioni comunali, a partire dalle singole realtà territoriali. Si tratta – ha concluso – di un’esperienza che il Partito Democratico guarda con favore e a cui è disponibile a dare tutto il sostegno che sarà richiesto.

(Luca Govoni)

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