Webinar report: il Commissario europeo alla salute e sicurezza alimentare Andriukatis al Festival Terra Madre 2018: cronaca della giornata

Webinar report: il Commissario europeo alla salute e sicurezza alimentare Andriukatis al Festival Terra Madre 2018: cronaca della giornata

 

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Come si riduce lo spreco alimentare? Quanto è sicuro il cibo che finisce sulle nostre tavole? Sono davvero pericolosi gli OGM? Questi sono stati solo alcuni degli interrogativi che hanno animato il dialogo con il Commissario europeo alla salute e sicurezza alimentare Vytenis Andriukaitis a Torino, nell’ambito della dodicesima edizione del festival Terra Madre Salone del gusto, organizzato da Slow Food, Comune di Torino e Regione Piemonte.

Il Commissario è intervenuto alla giornata inaugurale del festival, che si è tenuto dal 20 al 24 settembre nel capoluogo piemontese, affrontando questioni riguardanti soprattutto lo spreco alimentare e l'uso di antibiotici nelle aziende agricole per poi intraprendere nel pomeriggio un vero e proprio citizen dialogue.

Prima tappa è stata la partecipazione al forum Fighting Food Waste with intelligence and creativity, in cui Andriukatis ha ricordato che lo spreco alimentare rappresenta una vera e propria minaccia del ventunesimo secolo ed è inaccettabile contemplare che esista questo fenomeno: occorre trovare soluzioni accessibili, che siano in grado di affrontare la situazione reale concretamente e che non siano impossibili da realizzare.

A questo proposito, l’Unione europea si è impegnata a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’ONU, tra cui è compresa la capacità di ridurre la quantità di rifiuti alimentari della metà entro il 2030. Secondo Andriukaitis, la Commissione prenderà in considerazione la possibilità di fissare veri e propri targets di riduzione dei rifiuti alimentari a livello comunitario, che dovranno essere raggiunti entro l'anno di riferimento.

Purtroppo però tali obiettivi non sono stati inclusi nella recente Direttiva quadro sui rifiuti, Direttiva (UE) 2018/851 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2018 (che ha modificato la Direttiva 2008/98/CE), anche se il pacchetto legislativo obbliga comunque gli Stati membri a ridurre gli sprechi alimentari e a monitorare e a riferire annualmente sui livelli di food waste. Più in particolare, ogni Stato dovrà presentare nel corso dell’anno prossimo il proprio piano di riduzione dello spreco alimentare per il triennio 2020-2023. E tali obiettivi saranno vincolanti; quindi, la Commissione europea si impegnerà a controllare che vengano rispettati in fase di gestione, collaborando se del caso con gli stessi Stati.

Durante la giornata si è parlato anche di antibiotici: nel primo pomeriggio, in occasione del forum Antibiotic Resistance: A New Health Emergency, il Commissario ha incoraggiato a fermare l'uso non necessario e inappropriato di antibiotici in agricoltura.

I dati non devono lasciare indifferenti: nella sola Unione europea, la resistenza antimicrobica, che è quel fenomeno per cui un batterio risulta resistente all'attività di un farmaco antimicrobico, provoca 25.000 morti all'anno. Nel 2006, l'Unione, confermandosi all’avanguardia nel settore della sicurezza alimentare, ha imposto uno dei primi divieti sugli antibiotici negli additivi per mangimi per il bestiame, portando altri paesi a fare lo stesso, mentre l'anno scorso ha introdotto un nuovo piano con cui intende aiutare gli Stati membri a fornire risposte innovative, efficaci e sostenibili sul problema, anche per garantire una corretta informazione ai cittadini.

Infine il Commissario europeo ha partecipato ad un “citizen dialogue” al Circolo dei Lettori di Torino, dal titolo: L'Europa nel piatto: mangiare meglio, sprecare meno, in cui vi è stato un interessante dibattito con i presenti e con domande via web: si è discusso tra l’altro dei problemi legati all’uso di pesticidi sui prodotti, la pericolosità o meno degli OGM in assenza dell’evidenza scientifica, quindi del rapporto tra scienza (dunque dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare EFSA) e politica (Commissione europea), nella scelta delle misure da adottare per far fronte a fenomeni di crisi alimentare.

L’Unione europea, per quel che riguarda ipotesi di “rischio” si dimostra da sempre leader nel mondo con un rapid food alert system invidiato anche nel nord America. Bisogna però implementare la fiducia tra un’Autorità come EFSA, definita “fantastica” dallo stesso Andriukaitis e la Commissione europea, per non tradire in ultima battuta la fiducia dei cittadini.

Inoltre, occorre anche implementare l’importante fase di comunicazione del rischio ai consumatori; con una corretta informazione si potrebbero evitare inutili allarmismi su quelli che sono i problemi attuali: OGM, glifosato, vaccini, ecc. Se al momento la loro valutazione è positiva, con riferimento a eventuali patologie che possono colpire l’uomo, allora non si vede il motivo per cui intraprendere vere e proprie “battaglie” contro il loro utilizzo. Tuttavia è necessario procedere a valutazioni periodiche sulla pericolosità di queste sostanze: solo così, si può veramente affermare che l’Unione europea è all’avanguardia nell’ambito della sicurezza alimentare.

 

Lorenzo Russo

Vincitore del Premio di Laurea “L’Europa che sarà” dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna