La prima richiesta di cooperazione rafforzata dopo la Dichiarazione di Roma? la Procura europea

giustizia europeaSono sedici i paesi che hanno formalmente comunicato alle tre istituzioni europee (Commissione, Consiglio e Parlamento) l'intenzione di dare vita ad una 'cooperazione rafforzata' per creare l'ufficio del Procuratore europeo (Eppo). Dopo la dichiarazione di Roma del 25 marzo 2017 già iniziano i primi passi per la costruzione di un’Unione a più velocità, a quanto pare a seconda dell’argomento in questione.

La procura europea dovrebbe avere il compito di indagare e perseguire i responsabili di frodi e reati contro gli "interessi finanziari della Ue".

La cooperazione rafforzata si è resa necessaria dopo che tra i Paesi membri non si è trovato accordo unanime sulla proposta della Commissione europea presentata a gennaio 2017. L’Italia non compare tra i paesi firmatari, non perché non abbia già preso posizione sulla necessità di istituire una procura europea, ma perché ritiene che il progetto dei 16 paesi sia carente, dal punto di vista di strumenti, struttura e competenza. Lo stesso ministro italiano della giustizia Orlando ha dichiarato “La proposta che è stata avanzata, e che forse poteva giustificarsi nella ricerca dell’unanimità, diventa ridicola nel passaggio della cooperazione rafforzata”. "Prendiamo atto che l’ambizione è limitata – ha aggiunto il ministro Orlando  - Avevo detto che la montagna avrebbe partorito un topolino, ma a questo punto è una formica".

Questi i 16 paesi firmatari della lettera: Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lituania, Lussemburgo, Portogallo, Romania, Spagna, Slovenia Slovacchia.

Altri Stati membri, anche dopo l’approvazione, potranno partecipare alla cooperazione e decidere di aderirvi in qualsiasi momento, così come previsto dai Trattati.

Cosa sono le cooperazioni rafforzate?

L’istituto delle cooperazioni rafforzate è stato introdotto con il  Trattato di Amsterdam nel 1997, come rimedio al possibile  rallentamento del processo di integrazione europea determinato dal  prevedibile allargamento dell’Unione europea ai numerosi paesi  dell’Europa centro-orientale. Oggi sono disciplinate dal Trattato  di Lisbona, entrato in vigore il 1 dicembre 2009,  nell’art. 20 TUE e  negli articoli 326-334 TFUE. Esse possono coinvolgere soltanto le aree tematiche che non siano già di competenza esclusiva dell'Unione europea. Una cooperazione rafforzata si può attuare solo se vi partecipano almeno nove degli Stati membri dell'Unione (art 20 TUE par 2). La decisione di creare una cooperazione rafforzata è trasmessa alla Commissione europea, che ne informa il Consiglio, il quale l'autorizza esprimendosi a maggioranza qualificata.Le deliberazioni degli Stati con cooperazione rafforzata sono aperte a tutti i paesi membri dell'Unione, ma solo quelli che sono in cooperazione rafforzata hanno diritto di voto e le decisioni prese si attuano solo alla loro legislazione. Le cooperazioni rafforzate sono sempre aperte a qualsiasi Stato membro dell'Unione.