L'identità. Diritti fondamentali fra Corti europee e Pubblica amministrazione

06.02.2018

L'identità. Diritti fondamentali fra Corti europee e Pubblica amministrazione

«Uno strano progetto di legge si aggira per l’Europa. Un progetto che vuole trasformare ogni cosa in beni negoziabili, ogni diritto in una banconota. Passando per il licenziamento di due milioni di dipendenti pubblici, l’eliminazione del catasto, lo svuotamento di competenze degli uffici. Niente di nuovo, si potrebbe dire cinicamente. Se non fosse che tutto questo oggi avviene con la benedizione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, dedita alla resezione chirurgica della categoria stessa dei diritti indisponibili, dei diritti in genere, per renderli monetizzabili, concorrenziali e liberamente circolanti, sotto la giustificazione di aumentare la libertà individuale». Lo afferma Gian Carlo Caselli nell’introduzione a questo libro, avvertendo che in tutto questo mercato rischiamo di smarrire il senso dell’importanza dei diritti fondamentali.

Pensato come barriera al facile populismo del dopo Brexit; nutrito dal confronto e dal dialogo con giuristi, economisti, storici, filosofi, rappresentanti delle forze dell’ordine e giornalisti, il libro di Fracanzani ci propone una serie di coppie concettuali apparentemente antitetiche. Ma se non si cade nella trappola moderna della contrapposizione fine a se stessa, dal loro confronto si dissolvono gli apparenti diritti fondamentali ed emergono altre figure su cui riflettere se si vuole recuperare la vera anima del progetto Europa.

 

Marcello M. Fracanzani è professore ordinario di Diritto amministrativo all’Università di Udine. Si è occupato di rappresentanza, norme tecniche, servizi pubblici, interessi legittimi, analogia giuridica.