Il 2018, un anno ricco di attività e sfide per la Consulta

Il presidente Gian Luigi Molinari “I nostri ambasciatori all’estero aiuteranno l’Emilia-Romagna”
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2017

“Il 2018 sarà l’anno in cui finalmente ‘esploderanno’ i progetti della Consulta”. E’ il pronostico di Gian Luigi Molinari, presidente della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, sulle attività dell’istituzione regionale per il prossimo anno.

Dopo 3 anni di lavoro, il lancio dei bandi e le conferenze d’area d’Europa e del Sud America, si darà quindi il via anche a tanti nuovi progetti. Le principali attività della Consulta riguarderanno i rapporti con gli enti locali, con le associazioni, con le università e con tutto il mondo dell’emigrazione.

“Un mondo, che abbiamo cercato di rappresentare con il carico di cultura, lavoro, esperienza e onore che molti dei nostri emigrati si sono fatti all’estero costruendo attività commerciali, professionali e carriere artistiche” commenta Molinari. “La scoperta e l’approfondimento anche solo di una piccola parte di questo mondo consentirebbe all’Emilia-Romagna - e quindi anche all’Italia - di sfruttare al meglio i nostri ambasciatori all’estero cercando di raccontare le loro storie non solo al passato ma anche al futuro”.

L’altra attività che la Consulta porterà avanti nel biennio 2018-2019 è la creazione di un museo virtuale dell’emigrazione emiliano-romagnola nel mondo. Si tratta di un progetto volto sia a valorizzare le storie della vecchia emigrazione, sia a raccontare le esperienze dei nuovi emigrati, soprattutto giovani. Tutte queste azioni hanno lo scopo di non interrompere il legame tra la nostra regione e i nostri concittadini che risiedono all’estero, in un’ottica di arricchimento culturale, attraverso le esperienze e le storie dei nostri emigrati, ma anche in termini di nuove prospettive legate all’imprenditorialità.