Conclusa la Conferenza dei Presidenti delle Associazioni ER d'Europa

In primo piano i progetti realizzati e da realizzare
Conclusa la Conferenza dei Presidenti delle Associazioni ER d'Europa

La Conferenza dei presidenti

La seconda giornata della Conferenza dei Presidenti e dei giovani delle Associazioni Emiliano Romagnole in  Europa, che si è svolta venerdì 18 maggio nella sede della provincia di Rimini, è stata dedicata ai progetti delle varie comunità, al racconto dei progetti realizzati (i più rappresentativi dei quali saranno raccolti nel libro “delle buone pratiche”) ,ai tanti che si desiderano mettere in campo.

Romania

Il presidente dell’associazione di Campulung, Iulian Zanvetor, ha illustrato diverse iniziative da loro svolte, come due interessanti lavori in power point, uno sul tema dell’immigrazione italiana di fine Ottocento e inizio Novecento, l’altra che  illustra la festa realizzata a Campulung in occasione del 150esimo dell’Unità d’Italia. Tanti ragazzi, con i vessilli delle regioni di discendenza (tra cui l’Emilia Romagna), hanno sfilato per le strade della cittadina, sostato sotto le architetture realizzate da architetti e ingegneri italiani e visitato il cimitero e preso cura delle tombe dei loro nonni e bisnonni. Agli inizi del Novecento, molti scalpellini del modenese e del ferrarese hanno lasciato l’Emilia Romagna per andare a cercar fortuna in Romania. I loro discendenti, dopo la seconda guerra mondiale e l’avvento della dittatura comunista sono stati costretti a rinunciare alla cittadinanza italiana, costretti a cambiare i loro nomi italiani e fu loro proibito di parlare italiano anche in famiglia. “Dopo tanti anni bui, in cui abbiamo dovuto nasconderci -  spiega Virgil De Bona, un giovane dell’associazione di Campulung – oggi sfoggiamo con grande orgoglio il nostro essere italiani”. Tra i progetti realizzati ancora dall’associazione rumena un lavoro con i ragazzi delle locali scuole medie superiori  su Giovannino Guareschi, con letture e  la proiezione di un film della serie Don Camillo e Peppone con traduzione simultanea.

Tra le proposte avanzate dalle associazioni rumene, un bando di concorso per la realizzazione di un monumento all’emigrante, di pietra così come era la semplice pietra che lavoravano i nostri emigranti e corsi di lingua italiana per i giovani.

 

Francia

Sono tre le associazioni emiliano romagnole francesi e le loro proposte sono tutte interessanti. Partendo dalla considerazione che la lingua italiana si sta perdendo nelle giovani generazioni Josiane Balderacchi proponeva l’idea di organizzare dei corsi/gioco per i bambini capaci di veicolare la lingua italiana da tenersi nei luoghi dove, gli emigrati ritornano durante l’estate, specialmente la montagna piacentina e parmense. Qualche attività che possa riunire più bambini delle zone di Ferriere, Bobbio, Bettola, Bardi, Bedonia…

Un’altra proposta mirata ai giovani è la realizzazione di raccolte di immagini dai luoghi dell’emigrazione. Agli emigrati emiliano romagnoli che risiedono in Europa e per cui è semplice il ritorno nei luoghi di origine, si chiede di fotografare le case in cui vivevano le loro famiglie, i parenti rimasti, il territorio. Le immagini poi verrebbero raccolte e messe a disposizione di tutte le associazioni emiliano romagnole.

 Ancora dalla Francia, arriva la proposta di portare una rassegna di film dedicati a Tonino Guerra nei festival del Cinema di oltralpe.

I prossimi 80 anni della Fratellanza Reggiana saranno l’occasione per mettere in campo una iniziativa molto interessante che l’associazione  condivide con l’Associazione Emilia Romagna di Parigi e l’Associazione Er di Liegi. La Fratellanza Reggiana è stata costituita da partigiani e resistenti di Reggio Emilia fuoriusciti in Francia e che poi lì si sono uniti alla Resistenza francese e alcuni hanno anche combattuto nella Guerra di Spagna. Per l’occasione, per non perdere la memoria di tutto ciò, verrà realizzata una ricerca storica (video e audio), con interviste ai soci fondatori sopravvissuti e ai loro figli, e nipoti e una ricerca sulle canzoni dell’epoca. Ancora tra i progetti per l’80esimo, una mostra fotografica e uno spettacolo musicale che intreccia Verdi con la musica popolare.

Svizzera

Le associazioni svizzere hanno incentrato molto della loro attività sulla gastronomia e stanno cercando di mettere a punto corsi di cucina o di sfoglia con insegnanti che provengano dall’Emilia Romagna.

Ancora il turismo in Emilia Romagna è un punto comune alle associazioni.

A Ginevra si sta pensando a un viaggio nelle terre verdiane che includa la possibilità di assistere a uno spettacolo in occasione delle celebrazioni di Verdi del prossimo anno.

L’associazione del Vallese (che tra due anni festeggia il 40esimo) prosegue la tradizione di organizzare un viaggio in Emilia Romagna per i suoi associati a cui di solito partecipano anche numerosi svizzeri curiosi di scoprire il nostro territorio.

 

Germania

Le associazioni di emiliano romagnoli in Germania (Berlino, Francoforte – Assia e Palatinato e Stoccarda) hanno tutte un denominatore comune e cioè di essere costituite soprattutto da giovani che hanno lasciato l’Italia in tempi abbastanza recenti.

Il presidente dell’associazione di Stoccarda, il piacentino Cesare Ghilardelli, attraverso anche l’Istituto Italiano di Cultura in cui lavora (il Consolato italiano di Stoccarda è il terzo al mondo per numero di popolazione di riferimento) ha raccontato delle tante iniziative messe in campo che vedono al centro personaggi dell’Emilia Romagna, come i registi Fellini, Pasolini, Antonioni.  Ringrazia la Consulta perché attraverso il suo sostegno l’associazione ha potuto realizzare un interessante iniziativa sui dialetti dell’Emilia Romagna.

Sono già stati avviati dei contatti con Villa Emma di Nonantola (Modena) dove durante la seconda guerra mondiale numerosi bambini ebrei sono stati salvati dalla deportazione grazie alla collaborazione della locale popolazione, per organizzare una iniziativa in occasione della Giornata della memoria del 2013.

Ancora Ghilardelli si è messo a disposizione delle scuole emiliane romagnole che cerchino partner tedeschi per partecipare a bandi europei.

L’associazione di Stoccarda si propone anche come veicolo turistico verso la nostra regione, con viaggi annuali. Nel 2012 il viaggio toccherà le provincie di Reggio Emilia e Modena.

 

Portogallo

L’associazione Guglielmo Marconi di Lisbona, col sostegno del locale Consolato italiano ha organizzato cicli di iniziative (molto frequentati) su temi che incrociano Italia e Portogallo.

Tra le iniziative in cantiere un progetto di scambio con Ravenna sull’importante tema del mosaico, con studenti e insegnanti che possano scambiarsi informazioni sulle diverse tecniche.

Altri progetti a cui l’associazione sta pensando sono: un concerto, per il bicentenario di Verdi con la soprano Gladys Rossi, un concerto della Corale di Bellaria e degli incontri su Ulisse Aldrovandi, collezionista bolognese.

 

Belgio

L’associazione di Saint Nicolas incentra le proprie iniziative sulla cucina emiliana romagnola all’interno di un progetto che si propone di mantenere vive le tradizioni delle popolazioni emigrate.

L’associazione di Liegi ha chiesto la possibilità di ricevere le pubblicazioni delle varie amministrazioni comunali della nostra regione o poterne trovare link sul sito della Consulta e di poter inserire dei link sulle attività da loro svolte

 

Svezia

Il presidente Tosi, ha raccontato come il gusto degli immigrati italiani abbia influenzato la cucina (e il commercio) svedese. “I nostri bambini a scuola chiedevano i “ghetti al ragù” (spaghetti al ragù e piano piano la pasta è stata inserita nelle mense. Un tempo non trovavamo i prodotti emiliano romagnoli nei negozi di Stoccolma, a forza di chiederli ora gli importatori fanno la spola con la nostra regione. Mentre negli anni ’60  gli italiani non potevano entrare nei ristoranti svedesi oggi moltissimi ristoranti in Svezia sono gestiti da italiani e c’è uno chef italiano, Stefano Catenacci che offre il suo prezioso e “gustoso” contributo alla Real casa di Svezia.

Racconta Jacqueline Cavazza, giovane dell’Associazione Emiliano Romagnola Due Torri di Stoccolma che il padre che produceva salsicce nostrane, da consumare in famiglia ora sta allargando la sua produzione (anche se con maiali svedesi), perché i salumi emiliano romagnoli sono sempre più ambiti e apprezzati nel paese nordico.

 

Regno Unito: Galles

L’associazione Amici Valceno del Galles ha chiesto se fosse possibile una traduzione in lingue diverse dei contenuti del sito della Consulta (portale Emiliano romagnoli nel mondo ) o almeno un saluto e una introduzione in inglese e nelle altre lingue. Ancora chiedeva la possibilità di inserire un link per scrittori.

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