Incentivi per il rientro in Italia dei “cervelli in fuga”
Siete cittadini-lavoratori italiani laureati, nati dopo il 1º gennaio 1969 e avete svolto un’attività dipendente, autonoma o di impresa in un Paese terzo negli ultimi due anni? Siete studenti, con cittadinanza italiana nati sempre dopo il 1º gennaio 1969 che negli ultimi due anni vi siete laureati o specializzati post lauream all’estero?
Bene, fino al 2017 potete usufruire degli incentivi fiscali “per il rientro dei cervelli in Italia”. A prevedere la proroga di due anni dell’agevolazione con l’estensione a tutto il triennio 2015-2017 del regime fiscale agevolato per chi rientra a lavorare in Italia e che era in scadenza quest’anno, è un emendamento annunciato dai due relatori Manlio Marchi (Pd) e Francesco Paolo Sisto (Fi) al decreto legge Milleproroghe, all’esame alla Camera nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali. L’agevolazione consiste nella riduzione della base imponibile ai fini Irpef dell'80% per le donne e del 70% per gli uomini. Per ottenere gli aiuti occorrerà essere assunti o avviare un’attività d’impresa o di lavoro autonomo in Italia, trasferendovi il proprio domicilio, nonché la propria residenza, entro tre mesi e per almeno 5 anni.