Il documentario Il sapore dell’Emilia Romagna promuove la nostra regione

Realizzato dal giovane Silas Denzin Massini, brasiliano di origini emiliano romagnole, col Circolo ER di San Paolo
Il documentario Il sapore dell’Emilia Romagna promuove la nostra regione

La copertina del video

“Nel cuore della città medievale di Bologna un signore finisce di apparecchiare la tavola; sa che fra pochi minuti i suoi clienti arriveranno. Poco distante da lui, un gruppo di ragazze comincia a preparare la sfoglia e il ripieno dei tortellini. Nonostante l’impegnativo lavoro tutti hanno un brillio negli occhi e la certezza di fare del loro meglio. Questo documentario mostra un ritratto della passione per il cibo e come l’Emilia-Romagna è diventata pioniera nella realizzazione delle paste ripiene, tra le più famose al mondo. Dieci giovani da tutte le parti del mondo ma di origine emiliano romagnola, nell'ambito di un percorso di formazione - finanziato dalla Regione Emilia Romagna - Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo - ha avuto modo di conoscere meglio il sistema eno-gastronomico regionale: produzione, valorizzazione, eccellenze dei prodotti tipici.
Alcuni di loro utilizzeranno direttamente questa esperienza nell'ambito delle loro attività lavorative, valorizzando appieno l'esperienza ed i contatti presi. Per tutti, sicuramente, resterà il ricordo di come amore, buona cucina ed arte si possano fondere dando vita a tutte quelle eccellenze conosciute in tutto il mondo”.

Con queste parole Silas Denzin Massini di Rio Claro in Brasile ma con origini emiliano romagnole,  ha da poco presentato sul canale Youtube il suo bellissimo documentario Il sapore dell’Emilia Romagna, da lui realizzato qualche mese fa, durante il corso Il gusto in Emilia-Romagna realizzato da Aeca con la Regione Emilia Romagna - Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo.

Silas tu sei di origini emiliano romagnole, di quale provincia esattamente?

Mio bisnonno Antonio Massini nacque a Rimini nel 1887 e mia bisnonna Angela Pisirani era originaria di  Argenta, in provincia di Ferrara. Poco tempo dopo la loro nascita emigrarono con le famiglie in Brasile. Io sono nato cent'anni dopo. Loro vennero e si sposarono qui. Lavoravano in un podere e lì facevano i mattoni, un lavoro  duro e impegnativo e ricordavano l'Italia con tanta nostalgia. Questo almeno è quello che mi raccontavano i miei nonni.

Nella tua famiglia c'è ancora un legame con la gastronomia delle radici oppure è andata persa?

Purtroppo il legame con la gastronomia è andata persa; non immaginavo che l'Emilia-Romagna avesse un rapporto così speciale con la tradizione, una produzione così ricca. Qui in Brasile siamo abituati a mangiare la pasta, però la facciamo senza la preoccupazione di mantenere le radici storiche. Lo facciamo perché è un piatto semplice e gustoso. Qui la pasta la comperiamo già pronta, industriale e non è comune trovare un posto dove si possa comprarla fresca fatta a mano.

I sapori dell'Emilia Romagna tu li hai scoperti qui o li conoscevi già?

I sapori dell'Emilia-Romagna li ho conosciuti a Bologna. Come dicevo, non immaginavo che ci fosse una tradizione così forte per quanto riguarda il cibo. È stata una sorpresa meravigliosa e tutto ciò che ho imparato lo voglio trasmettere ai miei allievi e ai miei connazionali, anche con l'aiuto del documentario.

Come mai hai deciso di partecipare al corso di formazione della Consulta?
L'interesse principale era quello di conoscere l'Italia perché non c'ero mai stato. Quando ho conosciuto il sito Emilia-Romagna e anche la Consulta, mi sono iscritto al Circolo Emilia-Romagna di San Paolo e con l'aiuto della Presidente Caroline Ricciluca Mattiello Felix, ho portato avanti la mia candidatura.

 

Quand’è che hai avuto l’idea di realizzare il documentario?

L’idea del film l’ho avuta subito, appena ho letto sul Bando di partecipazione, che uno degli scopi della Regione con quel progetto era di farsi conoscere. Voleva che il suo progetto fosse trasmesso ai paesi d'origine e che tutti potessero conoscere il suo bel lavoro, le sue grandi opportunità. Perciò con il Circolo Emilia Romagna di San Paolo abbiamo presentato fin da subito il progetto del documentario e con mia sorpresa, sono stato scelto. Per me è stata una esperienza indimenticabile, non smetterò mai di ringraziare la Consulta e il Circolo per avermi permesso di conoscere la terra dei miei antenati e le loro tradizioni. E mettere alla prova la lingua italiana che qui in Brasile io insegno, davvero con molto amore.

Potete vedere il video:

https://www.youtube.com/watch?v=4zTSvroF8BY

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