E dall’Emilia Romagna emigrano… le rezdore

Tre giovani "expat" che si reinventano davanti ai fornelli di Berlino e di Valencia
E dall’Emilia Romagna emigrano… le rezdore

I tortelli di zucca di Marianna

Non solo cervelli in fuga. Dalla nostra regione, dove la tradizione gastronomica ha radici profonde, fanno le valigie anche le giovani chef e portano la loro esperienza davanti ai fornelli di là dai confini. Sono due esempi di nuova emigrazione, quelli di Marco e Daniela dell’osteria Emilia di Berlino e di Marianna dell’osteria Romeo e Giulietta di Valencia. Li accomuna, la voglia di mettersi alla prova lontani da casa e la stessa provenienza, l’Emilia Romagna.

Marco Baldin, Daniela Ferrari e Mariana Carbone, fanno parte di quella che viene definita nuova emigrazione italiana. Si stima che siano 250 mila i nostri connazionali emigrati solo nel 2014. L’Emilia Romagna è la sesta regione per partenze.

Marco e Daniela (che sta ai fornelli) hanno aperto la loro Osteria Emilia a Berlino poco più di nove mesi fa.

Dalla loro cucina, ogni giorno escono esattamente gli stessi sapori e profumi, che accompagnano e  hanno accompagnato la vita nei secoli di generazioni di nostri corregionali. Tagliatelle, tortellini, garganelli, lasagne, tortelloni, cappellacci di zucca, un ragù alla bolognese che fa venire l’acquolina in bocca solo a guardarlo, gnocco fritto, tigelle, salumi, parmigiano reggiano invecchiato 24, 36 e 48 mesi e dolci dalla zuppa inglese alla Torta tipo Barozzi. Un vero, autentico e genuino angolo di Emilia Romagna in Germania.

Ha 33 anni la modenese Marianna Carbone che con l’amica e socia veronese Roberta da poco più di tre mesi ha aperto l’Osteria Romeo e Giulietta a Valencia. “Abbiamo scelto questa città – ci spiega – perché è una città vivace e vitale, il clima é fantastico, ci sono sole, mare e molte opportunità. Il nostro progetto nasce dalla passione per la nostre radici, per le nostre tradizioni che, molto spesso, sono ben lontane dai piatti che sono conosciuti nel mondo come italiani. Elaboriamo tutte le nostre ricette con prodotti freschi e prodotti d'importazione di qualità... tutto rigorosamente a mano e seguendo la tradizione. Io, che sono emiliana doc, sto al comando dei fornelli e Roberta, veronese al comando della sala e degli spritz... “. Marianna, che si definisce “una rezdora” quando il ristorante è chiuso si cimenta anche in lezioni di cucina per le signore spagnole, la più richiesta è ovviamente la pasta fatta in casa!

Di questi tempi, in cui si parla tanto di promozione dei nostri prodotti tipici nel mondo, e tra l’altro con l’Expo sul tema dell’alimentazione che ha appena inaugurato, avere dei nostri corregionali che testimoniano la qualità e la bontà delle nostre tradizioni all’estero, è davvero un elemento determinante.

 

 

 

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