Alla riscoperta del Beato reggiano Artemide Zatti

La bella esperienza di un gruppo di alunni della scuola elementare San Francisco de Sales di Viedma, in Argentina
Alla riscoperta del Beato reggiano Artemide Zatti

Il monumento a Zatti

Artemide Zatti è forse l’uomo più apprezzato e ricordato dai vecchi della città argentina di Viedma, in Patagonia. “L’’infermiere santo della Patagonia", chiamato così già molto tempo prima della proclamazione a Beato da Papa Giovanni II, il 14 aprile 2002. Ora, nel 2013, 11 anni dopo la sua proclamazione e con l’arrivo di Papa Francesco in Vaticano, un gruppo di alunni della comunità educativa della scuola elementare San Francisco de Sales della città di Viedma, si trova a realizzare una ricerca storica di questo importante personaggio che vive ancora nei cuori di tutti. Gli alunni della 7º elementare (ragazzi fra gli 11 e i 12 anni), insieme a Juliana Vargas, chi cura la formazione cristiana dei bambini, e Magalí Pizarro, Prof. delle nuove tecnologie della comunicazione ICT; si sono occupati di realizzare le ricerche storiche per la realizzazione di video e presentazioni multimediali da inviare al Comune di Boretto e a diverse scuole elementari di Reggio Emilia, condividendo così con loro un pezzo di storia emiliano-romagnola nel mondo, con l’obiettivo di mantenere la comunicazione fra le due comunità e condividere le due realtà scolastiche da sponda a sponda, dallo “smeraldo del Po”, luogo in cui nacque Artemide Zatti, ed il fiume Río Negro, nella città in cui riposa custodito dalle tante famiglie che li fanno onore ogni giorno.

Redazione, Viedma, Argentina

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