Il cambio di tecnologia degli apparecchi radiotelevisivi

ultimo aggiornamento: 30 settembre 2018

 

Il MISE (con Comunicato del 2 novembre 2017) ha chiarito che, poiché in Italia è prevista una fase di transizione - a partire dal 2020 e fino al 2022, per lo spegnimento delle frequenze della banda 700 MHz in uso alle emittenti locali e la costruzione del Mux1 della Rai per aree geografiche - in questa fase non si prevede in alcun modo l'introduzione della nuova tecnologia T2-HEVC per i televisori, ma l'uso della tecnologia MPEG-4 , già diffusa da qualche anno nei televisori e che nel 2020 sarà disponibile per tutta la popolazione.

La commercializzazione esclusivamente di televisori con la tecnologia T2-HEVC è già obbligatoria dal primo gennaio del 2017, in modo da avviare in anticipo il ricambio degli apparecchi, ma lo switch off con la liberazione della banda 700Mhz avverrà con una transizione di due anni, dal 2020 al 2022: la tecnologia T2-HEVC sarà quindi introdotta solo nel 2022 quando nello switch off saranno coinvolte tutte le emittenti nazionali.

Il MISE evidenzia anche che per quella data si prevede che il naturale ricambio dei televisori con le nuove tecnologie avviato con 5 anni e mezzo di anticipo sarà sufficiente a garantire la transizione senza particolari problemi.

A decorrere dal 1° giugno 2019 gli apparecchi atti alla ricezione della radiodiffusione sonora,dalle aziende produttrici ai distributori di apparecchiature elettroniche al dettaglio sul territorio nazionale, integrano almeno un'interfaccia che consenta all'utente di ricevere i servizi della radio digitale e, a decorrere dal 1° gennaio 2020, gli apparecchi atti alla ricezione della radiodiffusione sonora venduti ai consumatori nel territorio nazionale integrano almeno un'interfaccia che consenta all'utente di ricevere i servizi della radio digitale (comma 1044 della legge di Bilancio 2018).

Nella legge di bilancio 2018 é stato previsto un costante monitoraggio della diffusione dei televisori di nuova generazione tra le famiglie e sono stati previsti incentivi per 25 milioni di euro all'anno per quattro anni, dal 2019 al 2022, per agevolare  il processo di ricambio e  garantire nel 2022 a tutta la popolazione le televisioni con la nuova tecnologia.

Con il decreto del MISE 8 agosto 2018, pubblicato nella G.U. del 12 settembre 2018  è stato previsto, all'articolo 5, che il formato MPEG4 sarà lo standard da utilizzare per il segnale televisivo: il decreto dispone in tal senso che in coincidenza con l'avvio delle attività del periodo transitorio nell'Area 1 di cui alla Tabella 1, sia disposta sull'intero territorio nazionale la dismissione della codifica MPEG2 in favore della codifica MPEG4 su standard DVBT.