Manifesto nazista che annuncia il boicottaggio dei negozi ebrei

Julius Streicher, direttore della più volgare rivista antisemita, Der Stürmer, fu designato da Hitler coordinatore dell’operazione di boicottaggio dei negozi ebrei, attuato in tutta la Germania il 1° aprile 1933. In quest’occasione, Hitler cercò di giocare la parte del mediatore, del moderatore tra l’ala più estremista del partito nazista e i pragmatici, che temevano le ripercussioni all’estero di azioni violente e selvagge. Firmato da Streicher, il manifesto seguente contiene l’appello ad aderire in massa al boicottaggio e presenta le ragioni (naziste) per cui esso venne proclamato.

IN GUARDIA!

Adolf Hitler, il Führer del movimento tedesco di liberazione, è stato nominato il 30 gennaio 1933 cancelliere del Reich. Il 5 marzo 1933 il popolo tedesco, con slancio meraviglioso, si è pronunciato per lui e per la sua opera di liberazione. La

RIVOLUZIONE NAZIONALE

ha distrutto l’antico sistema, il marxismo giace al suolo annientato, la Germania sta andando incontro a una nuova prosperità. Questa grandiosa lotta del nostro popolo per la libertà suscita l’odio e l’ira del

GIUDAISMO INTERNAZIONALE

il quale vede declinare il suo potere in Germania. Esso sa che non potrà più fare di questa Germania una colonia penale giudeo-sovietica ed agisce secondo il programma enunciato solennemente a Basilea nel 1897 in occasione di un grande congresso ebraico dal capo sionista Theodor Herzl – (citazione dalla 7. riunione):

“Se uno stato  non ebraico oserà opporsi a noi, dovremo essere in grado di incitare i suoi vicini a fargli la guerra. L’opinione pubblica ci servirà da pretesto...” [Streicher cita i Protocolli dei savi anziani di Sion, spacciandoli per autentici e presentandoli come i verbali segreti del Primo Congresso sionista, che ebbe effettivamente luogo a Basilea, nel 1897 – n.d.r.].

In questi giorni, seguendo un piano prestabilito, gli ebrei hanno aizzato l’opinione pubblica mondiale contro la Germania. Essi si servono della stampa per inondare il mondo intero di menzogne, non esitando ad accusare i Tedeschi dei crimini più bassi e degli atti più infami.

MENZOGNA EBRAICA

in Germania verrebbero crudelmente torturate a morte persone di razza ebraica.

MENZOGNA EBRAICA

a questi ebrei verrebbero cavati gli occhi, mozzate le mani, tagliate le orecchie e il naso, perfino i cadaveri verrebbero fatti a pezzi.

MENZOGNA EBRAICA

donne ebree sarebbero state uccise in modo orribile, ragazze ebree violentate davanti ai loro genitori.

Gli ebrei continuano a divulgare queste menzogne, come hanno già fatto durante la guerra, e sempre allo scopo di aizzare l’opinione pubblica internazionale contro la Germania.

Inoltre essi istigano a

BOICOTTARE I PRODOTTI TEDESCHI

per aumentare così la miseria dei disoccupati e rovinare le esportazioni tedesche. Compatrioti tedeschi! Compatriote tedesche! I responsabili di questo crimine folle, di questa campagna abbietta che incita all’odio e al boicottaggio sono gli

EBREI DI GERMANIA

Essi hanno esortato i loro fratelli di razza residenti all’estero a combattere il popolo tedesco. Essi hanno fatto arrivare oltre confine queste menzogne e queste calunnie, Perciò la direzione nazionale del Movimento Tedesco per la Libertà ha deciso, come misura difensiva contro questa agitazione criminale, di decretare, a partire da sabato, 1 aprile 1933, alle 10 antimeridiane, il

BOICOTTAGGIO

di tutti i negozi, grandi magazzini, uffici, studi, ecc. appartenenti ad ebrei. Vi esortiamo, uomini e donne, ad aderire a quest’azione! Non acquistate in negozi e grandi magazzini di proprietà di ebrei! Non consultate avvocati e medici ebrei!

Fate vedere agli ebrei che essi non possono impunemente avvilire la Germania e infrangerne l’onore. Chi non aderirà a questo invito darà prova di essere dalla parte dei nemici della Germania.

Viva il venerato feldmaresciallo della Grande Guerra, il Presidente del Reich, PAUL VON HINDENBURG!

Viva il Führer  e Cancelliere del Reich ADOLF HITLER!

Viva il Popolo Tedesco e la santa PATRIA TEDESCA!

Il comitato centrale per la difesa contro la campagna ebraica di odio e boicottaggio.

Firmato:

Streicher

(Il campo di concentramento di Dachau, Comitato Internazionale di Dachau, Bruxelles, 1978, p. 31. Traduzione italiana a cura di F. Bernard)

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