La prima visita di Himmler

La riorganizzazione di Auschwitz
Russia, 1941. Soldati sovietici catturati dall’esercito tedesco nella fase iniziale dell’Operazione BarbarossaIl 1° marzo 1941, Himmler visitò il campo di Auschwitz e prese tre importanti decisioni. In primo luogo ordinò di ingrandire il campo centrale (Stammlager o Auschwitz I ), in modo da renderlo capace di ospitare 30 000 detenuti. In secondo luogo, decise che sarebbe sorto un secondo campo (denominato Auschwitz II) per 100 000 militari sovietici, che sarebbero passati dalla giurisdizione dell’esercito a quella delle SS.

Infine, fu concordato di utilizzare 10 000 detenuti per costruire una fabbrica di prodotti chimici (combustibile sintetico e gomma sintetica, detta anche Buna, ricavati dal carbone) per conto della IG Farben. La direzione di questo colosso chimico aveva deciso di impiantare un nuovo stabilimento a Dwory e Monowitz, nei dintorni di Auschwitz, nel dicembre 1940, in virtù della grande quantità di materia prima (carbone) e di acqua, disponibili sul territorio; il 26 febbraio 1941, Himmler aveva già deciso di sostenere tali progetti, nell’ambito di un più vasto progetto di colonizzazione tedesca dell’intera regione. Con la sua visita del 1° marzo, essi entrarono in fase operativa.
Esecuzioni di massa

Nell’estate 1941, iniziarono ad arrivare ad Auschwitz i prigionieri di guerra sovietici. Alcune centinaia di russi arrivarono il 18 luglio 1941; sistemati provvisoriamente nel Blocco 11, vennero tutti fucilati nell’arco di poco tempo, in una cava di sabbia vicina al lager. Altri gruppi di russi arrivarono nei mesi seguenti, al solo scopo di essere eliminati: si trattava infatti di commissari politici, catturati dall’esercito, separati dagli altri prigionieri e infine inviati ad Auschwitz per l’uccisione.

Al fine di velocizzare queste esecuzioni di massa, e forse anche allo scopo di alleviare il disagio che esse provocavano in alcuni militi delle SS, vennero cercati dei metodi di uccisione alternativi. Alla fine di luglio, erano stati inviati da Auschwitz a Sonnenstein, uno dei centri dell’Aktion T-4, 575 detenuti, scortati dall’Hauptsturmführer Franz Hössler. Al suo ritorno, questi aveva redatto un dettagliato rapporto, in cui descriveva la gassazione dei detenuti, col monossido di carbonio, in una stanza mascherata da sala-docce. Ad Auschwitz, quindi, si sapeva che in altri centri si usava il gas, per le esecuzioni di massa; tuttavia, lì non esisteva la possibilità di usare il monossido di carbonio.

Pare che l’idea di usare per i russi un altro tipo di gas – denominato Zyclon B – sia venuta al vice-comandante, l’Hauptsturmführer Karl Fritzsch, in un momento di assenza di Höss. Il Zyclon B era un antiparassitario a base di acido cianidrico, prodotto dalla ditta Degesch di Francoforte sul Meno e distribuito all’Est dalla Tesch & Stabenow di Amburgo. Era venduto in scatole metalliche di quattro diverse capienze (200 g, 500 g. 1Kg e 1,5 Kg); all’interno del contenitore, dei supporti porosi inerti avevano assorbito la sostanza tossica. Aprendo la scatola, dunque, si era in presenza di oggetti simili a sassi, di colore bluastro. Perché l’acido cianidrico potesse svolgere la sua funzione, era necessaria una temperatura abbastanza alta, di 27° centigradi.

Lo Zyclon B era un prodotto molto utilizzato contro gli insetti parassiti. Ad Auschwitz, pare sia stato usato per la prima volta – a fini di disinfezione – tra il 5 e l’11 luglio 1940.

Approfondimenti

Azioni sul documento