Storia di Antonio Montanari, la vittima più anziana della strage
04.06.2018
Vestito da fantaccino ai tempi del fronte della Grande guerra e la prima gita al mare con la famiglia negli anni del boom del miracolo economico. Tutte in bianco e nero, tutte con quell’alone giallo delle foto del bel tempo che fu e per finire l’articolo con il Resto del Carlino dava notizia della sua morte nella strage fascista alla stazione di Bologna. La vita di Antonio Montanari, che con i suoi 86 anni fu la più anziana vittima della Strage alla Stazione del 2 agosto, rivive in una mostra permanente realizzata grazie alla collaborazione tra l’Assemblea legislativa regionale dell’Emilia-Romagna, l’Associazione dei famigliari delle vittime della strage e il Centro sociale Montanari di Bologna.
Proprio nei locali del Centro sociale di via di Saliceto a lui intitolato, è stata inaugurata la mostra “Antonio Montanari. Una storia”. “In questi quattro pannelli, attraverso foto d’epoca, si racconta l’esistenza normale di un uomo normale che visse in modo normale e che però perì in uno dei più vili attentanti della nostra storia. Mai come ora è giusto ricordare e chiedere la verità sapendo che ogni amnesia nasconde una sommaria amnistia”, spiega Simonetta Saliera, Presidente del Parlamento di viale Aldo Moro, che ha fortemente voluto l’allestimento permanente.