Percorso 12

Via E. de Amicis 1, Cortile Risanamento

 

81. Vito Ales

Vito, 20 anni, viveva a Piana degli Albanesi, in provincia di Palermo, aveva un diploma come operaio specializzato ed era in attesa di trovare un posto di lavoro stabile. Quel due agosto stava andando a Cervia, sulla riviera romagnola, dove come nelle estati precedenti avrebbe lavorato in una pensione. Aveva perso la coincidenza per la città romagnola perchè il convoglio sul quale viaggiava dalla Sicilia era giunto a Bologna in ritardo e quindi alle 10,25 stava aspettando il treno successivo camminando sul marciapiede del primo binario dove fu ucciso dall’esplosione.

Il 2 agosto 2017 la sua storia è stata narrata da Filippo Santi: GUARDA IL VIDEO

82. Lina Ferretti in Mannocci

Lina, 53 anni, era nata a Peccioli in provincia di Pisa. Abitava a Livorno insieme a suo marito Rolando coinvolto anche lui nella strage e rimasto gravemente ferito. Lei casalinga, con una predilezione per la lettura, lui operaio FS, avevano due figli. Era alla stazione di Bologna con suo marito ad aspettare la coincidenza che li avrebbe portati a Brunico per una breve vacanza offerta dalla suocera che aveva fatto una piccola vincita al gioco del lotto. Dovevano partire il 3 agosto, ma si liberò una camera un giorno prima e la padrona della pensione, per tempo, fece sapere loro che sarebbero potuti partire il 2 agosto concedendogli un giorno in più di vacanza. E così fecero. Alle 10,25 era nella sala d’aspetto di 2°classe seduta ad un tavolo, rivolgendo le spalle alla bomba. Fu riconosciuta, con fatica, da suo cognato Loriano il giorno successivo alla strage pur essendo lui passato davanti al suo corpo decine di volte.

Il 2 agosto 2017 la sua storia è stata narrata da Luisa Sovieni: GUARDA IL VIDEO

83. Romeo Ruozi

Romeo, 54 anni, era originario di Reggio Emilia, aveva vissuto a Trieste fino al 1975 e abitava a Bologna, era sposato ed aveva tre figli: due grandi sposati e residenti in altre città ed una ragazza di 14 anni che viveva con i genitori. Era pensionato. Romeo si trovava in stazione per accogliere la figlia sposata che veniva a prendere la sorella più piccola con la quale avrebbe trascorso parte delle vacanze estive. Il treno doveva arrivare soltanto alle 11,58 ma Romeo era andato in stazione con largo anticipo, come sua abitudine. Lo scoppio della bomba lo uccise. Il genero lo riconobbe dalla fede che portava al dito.

Il 2 agosto 2017 la sua storia è stata narrata da Giuseppina Di Battista: GUARDA IL VIDEO

84. Mario Sica

Mario, 44 anni, era nato a Roma ed era un avvocato specializzato in diritto del lavoro. Dopo aver lavorato alla Fiat di Torino, era stato assunto all’Atc, l’azienda di trasporti di Bologna, città in cui si era trasferito con la moglie ed i tre figli. Il due agosto era andato in stazione per accogliere la madre che arrivava da Roma: la bomba scoppiò mentre era sul marciapiede del primo binario e lo uccise.

Il 2 agosto 2017 la sua storia è stata narrata da Nadia Masetti: GUARDA IL VIDEO

85. Lidia Olla in Cardillo

Lidia, 67 anni, aveva una figlia ed abitava a Cagliari con suo marito. I due coniugi erano partiti per raggiungere la sorella di Lidia che risiedeva a Cavalese, in Trentino per trascorrere un periodo di vacanze che era anche un momento di convalescenza per il marito. Il due agosto erano in stazione a Bologna dove, nella sala d’aspetto di prima classe, avrebbero dovuto trascorre due ore in attesa del treno. Il signor Cardillo, dopo essersi tolto la giacca ed averla appoggiata sulla sedia accanto alla moglie, uscì dalla sala d’aspetto per andare a controllare l’orario di arrivo del treno. Fece appena in tempo ad uscire quando lo scoppio della bomba lo ferì gravemente provocandogli vaste ustioni su tutto il corpo. Lidia, rimasta all’interno della sala, morì.

Il 2 agosto 2017 la sua storia è stata narrata da Antonella Bonasoni: GUARDA IL VIDEO

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