Riforma elettorale (marzo 2015)

11.03.2015

 

riforma elettoraleLa proposta di nuova legge elettorale (c.d.Italicum) si inserisce nel più vasto ambito delle riforme istituzionali in discussione negli ultimi anni. La legge riguarda solo la Camera dei Deputati, in quanto nel frattempo è stato avviato l'iter di riforma costituzionale, che prevede - tra l'altro - l'eliminazione del bicameralismo perfetto e il Senato come organo non più eletto direttamente dai cittadini.

L'Italicum era arrivato per la prima volta alla Camera il 12 marzo 2014, dopo che la Corte Costituzionale con Sentenza n. 1 del 13 gennaio 2014 aveva dichiarato incostituzionale parte della legge elettorale precedente (c.d. Porcellum) in riferimento al premio di maggioranza e all’impossibilità per gli elettori di esprimere preferenze.

Il 27 gennaio 2015 il Senato ha approvato, con modificazioni, ilDisegno di legge di Riforma elettorale. Il testo è poi tornato alla Camera dei Deputati (DdL Camera dei Deputati) per la seconda lettura. In data 4 maggio 2015 è stato definitivamente approvato e divenuto Legge 6 maggio 2015, n. 52.

Il testo della riforma, prevede un sistema proporzionale, con premio di maggioranza alla lista vincente, le cui principali innovazioni sono qui sintetizzate:
Premio di maggioranza e sbarramento: Col nuovo sistema si eleggeranno 630 deputati della Camera. Le Regioni saranno suddivise in collegi; ad ogni regione e collegio spetterà un determinato numero di seggi, in proporzione agli abitanti (p.es. all’Emilia-Romagna  45 seggi). E’ prevista una soglia di sbarramento del 3% per la lista singola. Ai fini dell'attribuzione dei seggi, è prevista l'assegnazione di 340 seggi alla lista che ottiene, su base nazionale, almeno il 40 per cento dei voti validi; qualora nessuna lista raggiunga tale percentuale di voti, è previsto un turno di ballottaggio - ai fini dell'assegnazione di 340 seggi - tra le due liste che abbiano conseguito il maggior numero di voti.

Collegi: Le ventisette circoscrizioni attuali saranno sostituite da venti circoscrizioni elettorali, suddivise in cento collegi plurinominali. In ogni collegio, in media di circa seicentomila abitanti ciascuno, verranno presentate delle liste composte in media da sei candidati. In Trentino-Alto Adige e nella Valle d’Aosta si voterà invece con i collegi uninominali.

Capilista: 
I capilista saranno “bloccati”, cioè decisi dai partiti; solo dal secondo eletto in poi entreranno in funzione le preferenze. I capilista potranno candidarsi in più di un collegio elettorale, fino a un massimo di dieci.

Preferenze - Voto di genere: Ogni elettore potrà esprimere massimo due preferenze, ma dovrà votare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Nell’ambito di ogni circoscrizione i capilista di un sesso non devono essere superiori al 60% del totale.

Entrata in vigore:
L’entrata in vigore della riforma è fissata al 1° luglio 2016.

Questo approfondimento propone un quadro generale della normativa nazionale e giurisprudenza sul tema, corredato da una bibliografia specifica contenente libri, articoli di riviste e documenti disponibili on line.

Dossier: Riforma elettorale (marzo 2015)
a cura della Biblioteca dell'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna
Pagina creata il 5 marzo 2015
e aggiornta in data 11 maggio 2015